Antibioticoresistenza: le farmacie francesi provano a contrastarla con il Trod

Per contrastare l’antibioticoresistenza, in Francia, a partire da gennaio, anche se i tempi si stanno allungando, sarebbe dovuto diventare rimborsabile il Trod, Test rapide d’orientation diagnostique

Infezioni batteriche che non rispondono più a nessun trattamento antibiotico: uno scenario apocalittico che potrebbe diventare realtà in un futuro non troppo lontano se non si argina adeguatamente il fenomeno dell’antibioticoresistenza. Per contrastarla in Francia a partire da gennaio, anche se i tempi si stanno allungando, sarebbe dovuto diventare rimborsabile il Test rapide d’orientation diagnostique (Trod), con il quale il cliente/paziente ha la possibilità di eseguire in farmacia un tampone faringeo per capire se i sintomi della laringite sono riconducibili a un’infezione virale o batterica causata da streptococco. Se il tampone è negativo, allora si può pensare che il disturbo sia di natura virale e quindi si possono consigliare antiinfiammatori per uso locale, sotto forma di spray o colluttori per farne gargarismi a base di antinfiammatori o rimedi fitoterapici per alleviare i sintomi. Al contrario, in caso di tampone positivo, il farmacista rinvia il paziente al medico di medicina generale per una visita e la prescrizione dei farmaci appropriati.

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Antibioticoresistenza, raccomandazioni generali

Più in generale per la prevenzione dell’antibioticoresistenza è fondamentale insistere con ogni cliente\paziente al momento della dispensazione degli antibiotici sull’importanza di seguire scrupolosamente la terapia, per assumerli a orario ben preciso (ogni 24 ore, ogni 8 o ogni 12h) e non interrompere la terapia stessa di propria iniziativa prima di quanto stabilito dal medico. Altrettanto importante è cercare di evitare la diffusione delle infezioni batteriche: a tal scopo una delle regole più importanti è curare l’igiene delle mani. A questo scopo è fondamentale lavare le mani con acqua e sapone. Quando non è possibile farlo è importante che ognuno sappia che in sostituzione è bene avvalersi dell’utilizzo di presidi medico chirurgici che contengano almeno l’80% di alcol, così come raccomandato dalle linee guida Oms.

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