I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione hanno registrato nel corso di poco più di un ventennio un’impennata di casi pari al +900%. Nel 2023 anoressia, bulimia e ‘binge eating’ interessavano circa 3 milioni di soggetti, con un +40% rispetto al 2019, complice la stagione pandemica.

A preoccupare è l’esordio sempre più precoce di questi disturbi che arrivano a interessare ormai anche il target 8-9 anni. Ad esserne colpita è in prevalenza la popolazione femminile, con un rapporto di 9 a 1 rispetto ai maschi, anche se l’aumento sta coinvolgendo anche i soggetti di sesso maschile, in fase pre-adolescenziale e adolescenziale.

L’importanza di un intervento precoce e centri di riferimento

L’intervento tempestivo risulta cruciale e proprio in tal senso di fondamentale importanza è la disponibilità di centri di riferimento.

A tal fine il Ministero e l’Istituto Superiore di Sanità hanno realizzato una piattaforma interattiva in costante aggiornamento, dove sono censiti tutti i centri dedicati alla cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, 126 a livello nazionale.

Ulteriori 10 milioni di euro sul fondo dedicato

Lo scorso 17 gennaio, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci ha annunciato nel corso di un Question Time alla Camera dei Deputati lo stanziamento di ulteriori 10 milioni di euro sul fondo straordinario dedicato.

«In attesa della piena operatività del nuovo Nomenclatore tariffario e dell’ulteriore aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza – LEA, atteso per il primo semestre 2024, al fine di garantire ai pazienti con disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione un’appropriata presa in carico da parte delle strutture regionali ho deciso, con un emendamento che sarà proposto in conversione al decreto Milleproroghe, di mettere a disposizione del Fondo straordinario dedicato, pur in assenza della completa rendicontazione da parte delle Regioni, un fondo pari a 10 milioni di euro per il 2024», ha sostenuto il Ministro.

Verso una stabilizzazione dei fondi dedicati

Il Ministro ha aggiunto che «con l’entrata in vigore del nuovo nomenclatore tariffario e dell’ulteriore aggiornamento dei LEA, sarà garantita la piena copertura finanziaria in modo strutturale per l’erogazione delle prestazioni a beneficio di tutti i pazienti affetti da disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, rendendo di fatto non più necessario qualsivoglia fondo straordinario a carattere temporaneo, finora sperimentato».

Aggiornamento dei LEA

La proposta di aggiornamento dei LEA include 16 nuove prestazioni di specialistica ambulatoriale – che unitamente alle precedenti diventeranno 32 – da concedere in esenzione ai pazienti affetti da anoressia e bulimia per il monitoraggio della malattia e per evitare complicanze o aggravamenti della patologia.