Dormire tanto e bene? Per molti italiani è un sogno irrealizzato

Dormire tanto e bene per molti italiani non è sempre facile: lo rivela la ricerca ‘Gli Italiani e il Sonno’, secondo la quale il 77% degli italiani tra i 18 e i 64 anni si sveglia stanco e ancora bisognoso di sonno

La ricerca Gli Italiani e il Sonno  – commissionata da P&G Vicks a Squadrati e realizzata su un campione di oltre 1.500 italiani tra i 18 e i 64 anni, proporzionale alla popolazione residente in Italia per sesso, età e regioni – fornisce un quadro generale di Italiani amanti del sonno ma molto poco soddisfatti delle loro notti.

La ricerca evidenzia come per il 70% degli Italiani dormire significhi primariamente recuperare le forze quando invece, come afferma Vincenza Castronovo, psicologa e psicoterapeuta esperta in medicina del sonno presso il Centro di Medicina del Sonno dell’Ospedale San Raffaele di Milano: “Il sonno dovrebbe costituire da un lato il momento importante della giornata in cui vengono fissate le informazioni nel deposito della memoria, dall’altro lato il periodo in cui si raccolgono energie da utilizzare per il giorno successivo, energie non solo fisiche ma anche intellettive”.

dormire
Secondo l’Istituto Nazionale della Salute, circa il 6% della popolazione mondiale soffre di insonnia e le donne hanno all’incirca il doppio delle probabilità di esserne colpite rispetto agli uomini

Parlando di qualità del sonno aggiunge l’esperta: “Il dormire bene comporta una miglior qualità della vita, un atteggiamento più positivo, migliori prestazioni fisiche e mnemoniche. Di contro, il dormire male comporta gravi conseguenze: aumenta lo stress, diminuisce l’efficienza nel lavoro o nello studio con un importante impatto a livello fisico e comportamentale: non a caso per almeno 3 intervistati su 4 quando il riposo è di cattiva qualità si è più irascibili”.

Italiani e sonno, i risultati della ricerca

Il 77% degli Italiani si sveglia stanco e bisognoso di riposare ancora un po’ e  il 43% degli intervistati posticipa quanto più possibile il distacco dal letto: vorrebbero poter dormire di più la notte, aumentando di almeno un paio di ore la durata del loro sonno consueto.  Ma nonostante siano in molti ad aver intuito l’importanza di un buon sonno (il 95% adotta almeno un accorgimento prima di coricarsi), 6 italiani su 10 hanno un sonno non continuo (in testa i Baby boomers, over 55), anche se nella maggioranza prevalgono i periodi di sonno su quelli di veglia e solo il 23% degli italiani si sveglia fresco e riposato. I più fortunati, che possono riposarsi meglio grazie a un sonno continuo, sono soprattutto i giovanissimi della Gen Z, i lavoratori autonomi, gli studenti e chi vive in Centro Italia, in particolare in Lazio.

Quali consigli dare al banco

Oltre a suggerire integratori a base di ingredienti naturali contenenti livelli ottimali di melatonina, che aiutano a prendere sonno rapidamente evitando sensazioni di sonnolenza al risveglio, potete basarvi anche sui consigli elencati dalla dottoressa Castronovo:

  • Mantenere orari regolari   (soprattutto alzarsi al mattino più o meno alla stessa ora permette un orario regolare di addormentamento e sincronizza l’orologio biologico)
  • Controllare i fattori ambientali (stanza da letto confortevole e ben isolata dal rumore e dalla luce, temperatura adeguata)
  • Non portare a letto il proprio smartphone o tablet
  • Limitare caffeina, alcol e nicotina (in particolare ricordare che l’alcol favorisce l’addormentamento ma aumenta i risvegli nella 2° parte della notte)
  • Praticare esercizio fisico
  • Mangiare a orari regolari e non andare a letto troppo pieni o troppo affamati (spuntini leggeri, soprattutto con carboidrati e alimenti che contengono triptofano, quali latte, formaggio, banane, pesce e tacchino, possono favorire il sonno).