Elvio Barla (Federfarma Imperia): è critica la situazione delle farmacie nei piccoli centri

BarlaElvio Barla, presidente Federfarma della provincia di Imperia, fa il punto sulla situazione della sua area geografica.

Nella provincia di Imperia ci sono 78 farmacie, la maggior parte ubicata in piccoli centri e, come nel resto dell’Italia, la loro situazione presenta delle criticità. Negli ultimi anni, come associazione di categoria, abbiamo portato all’attenzione dei titolari di farmacia la necessità del contenimento dei costi, di prestare particolare attenzione alla gestione del magazzino e agli investimenti.

Osserviamo maggiori difficoltà nelle piccole farmacie, poiché l’Azienda Sanitaria Locale, l’unica nella Regione Liguria, non ha avviato la distribuzione in nome e per conto si assiste a una distribuzione spinta di farmaci ad alto costo, del PHT e non solo, conseguentemente le piccole farmacie, soprattutto nei piccoli centri, sono fortemente in sofferenza. Di fronte a questa situazione, la regione, su nostra indicazione, ha emanato una legge che consente di erogare contributi a favore di queste realtà, certamente non è la soluzione che prospettiamo in quanto una farmacia non dovrebbe sopravvivere in questo modo. Abbiamo portato le nostre istanze a livello regionale e inoltre abbiamo cercato di coinvolgere anche i sindaci, che con il nuovo assetto delle province avranno più potere direzionale rispetto al passato, ma il taglio della spesa non consente interventi incisivi.

Il discorso non è solo economico, ma anche di tipo politico, infatti a livello istituzionale sembra che ci sia la volontà di interloquire per estendere alla farmacia molti servizi, purtroppo quando si cerca di operare nel concreto, sul territorio, ci si scontra con realtà locali che cercano di mantenere un certo status quo.

Attualmente partecipiamo alla sperimentazione della ricetta elettronica, stiamo portando avanti un lavoro di informazione verso i pazienti e di raccolta delle problematiche incontrate, in maniera tale da arrivare alla fase successiva, quella della messa a regime, con la maggior parte dei problemi risolti.

Quali sono i vostri progetti per il futuro?

A livello regionale abbiamo due progetti, il primo, già avviato, riguarda la distribuzione per conto dei presidi per la stomia, in realtà questo progetto è di più ampio respiro in quanto riguarda la gestione globale del paziente stomizzato, quindi un servizio a 360 gradi che stiamo e portando avanti.

Il secondo progetto, che ci è stato prospettato nelle ultime riunioni, riguarda la distribuzione dei presidi per diabetici, ciò potrebbe essere una novità interessante che si inserirebbe in uno scenario estremamente ingessato. Ci stiamo orientano verso la farmacia dei servizi e questo a mio avviso è inevitabile, ma per le piccole farmacie l’introduzione di nuovi servizi potrebbe non essere indolore, poiché sono necessari investimenti per avviarli e un certo bacino d’utenza per ammortizzarli.