Il 19 settembre 2023 veniva presentato EUDF Italia – European Diabetes Forum Italia – un think tank italiano nato dall’esperienza dello European Diabetes Forum, fondato dall’Associazione Europea per lo Studio del Diabete – EASD, che riunisce più parti interessate provenienti da tutto il panorama del diabete in Europa per formulare soluzioni possibili per far fronte a questa pandemia silente.
A distanza di un anno esatto, il 19 settembre 2024, è stato presentato all’EUDF Italia Forum il documento d’impegno della comunità diabetologica rivolto agli esponenti del Parlamento Europeo in sostegno dei 32 milioni di persone con diabete in Europa.
Articolato in 15 raccomandazioni, il documento ruota attorno a 4 tematiche cruciali:
- identificazione precoce
- cure eque e di qualità
- valorizzazione delle persone
- sostegno a scienza e tecnologia.
Un’analisi di scenario: i dati del diabete in Europa
A livello europeo, a fronte di 31,6 milioni di soggetti con diabete, si riscontrano ogni anno oltre 686mila decessi causati dalla malattia o da patologie correlate. Il costante incremento di questa pandemia silente porterà il numero di diabetici a 33,2 milioni entro il 2030, con conseguenze estremamente pesanti sul piano sociale, sanitario ed economico.
Stando agli ultimi dati disponibili, la spesa complessiva dei sistemi sanitari dell’UE per il diabete nel 2021 è stata pari a 104 miliardi di euro. Considerando che circa tre quarti dei costi sono imputabili a complicanze potenzialmente evitabili, promuovere diagnosi precoce e aderenza terapeutica, favorendo così una tempestiva presa in carico della patologia, costituisce un qualcosa di imprescindibile anche per assicurare la sostenibilità e la resilienza dei sistemi sanitari.
Il documento di impegno presentato
Il documento presentato lo scorso 19 settembre a Roma in occasione dell’EUDF Italia Forum 2024 “Act now in diabetes care. Una roadmap per il diabete in Europa: le riflessioni italiane”, organizzato congiuntamente da EUDF Italia e da EUDF, in collaborazione con Intergruppo parlamentare Obesità, diabete e NCDs e l’Intergruppo parlamentare Sanità digitale e terapie digitali – ospitato presso lo Spazio Europa, sede della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea – contiene 15 raccomandazioni politiche concrete per migliorare la vita delle persone con questa malattia e dei soggetti a rischio in tutta Europa.
Le 4 leve sulle quali agire
Come già anticipato, le raccomandazioni si articolano attorno a 4 aree tematiche chiave e cioè: l’identificazione precoce, cure eque di elevata qualità, la valorizzazione delle persone e il sostegno a scienza e tecnologia.
A tale riguardo, Agostino Consoli, Coordinatore di EUDF Italia ha ricordato quanto «Una diagnosi precoce e un accesso paritario a cure di elevata qualità possono consentire ai diabetici di continuare a condurre una vita appagante e di fornire il loro pieno contributo alla società. Un’efficace prevenzione e gestione del diabete può offrire una maggiore resilienza e sostenibilità dei sistemi sanitari. Le tecnologie innovative e i servizi ad esse associati possono contribuire a invertire la tendenza attuale del peggioramento degli esiti sanitari per le persone con diabete».
Proprio sul primo punto è stata ricordata l’importanza, rivoluzionaria, della legge sullo screening per il diabete di tipo 1 e della celiachia (Legge n. 130/2023) che si rivolge alla popolazione di 1-17 anni per identificare i soggetti a rischio di sviluppare queste patologie, che l’Italia è stata il primo paese ad introdurre.
La presentazione dei documenti programmatici di EUDF Italia
Nel corso dell’evento sono stati presentati anche i 4 documenti programmatici, frutto dell’impegno di oltre 1 anno di appositi tavoli di lavoro di EUDF Italia su “Integrated care”, “Data & register”, “Selfcare, technology e digitalization”, “Type 1 diabetes”.
Un’assistenza integrata nell’attuale contesto risulta essenziale: in tal senso, appare prioritario organizzare una rete assistenziale efficace, omogenea ed efficiente sul territorio che ruoti attorno ai centri di diabetologia, vero fiore all’occhiello del nostro sistema sanitario nazionale.
L’uso dei dati e l’istituzione di un registro nazionale di patologia risultano altresì cruciali per migliorare l’assistenza e ridurre i rischi di complicanze. A tale proposito occorre iniziare da registri regionali integrati ai quali sia possibile accedere da qualsiasi centro diabetologico della regione. Una situazione questa che è già realtà in alcune regioni come il Lazio, l’Umbria e le Marche.
Il percorso di implementazione dell’assistenza diabetologica non può poi prescindere dall’innovazione tecnologica e digitale che deve, tuttavia, andare di pari passo con una riprogettazione dei modelli assistenziali, favorendo l’erogazione di un’assistenza a distanza, riducendo le visite in presenza e potenziando il monitoraggio continuo dei pazienti.
Infine, il documento dedicato al diabete tipo 1 ha messo in evidenza come lo screening per il diabete tipo 1 in età pediatrica sia realizzabile e pienamente giustificato anche nella popolazione generale e come abbia mostrato efficacia nella prevenzione della chetoacidosi diabetica nei bambini.
Il crescente impegno dell’Europa per il diabete
«I decisori politici europei hanno prestato maggiore attenzione al diabete negli ultimi anni: nel 2022, il Parlamento Europeo ha adottato una delibera storica in materia di prevenzione, gestione e cure migliori per il diabete nell’UE, invocando piani di intervento nazionali per il diabete nei 27 Stati Membri.
Quell’impegno rappresenta lo spunto affinché sempre maggiore salute e qualità di vita venga garantita alle persone affette da diabete, facilitando la prevenzione della malattia e delle sue complicanze, garantendo un’accessibilità alle cure uniforme in tutti i Paesi membri, sostenendo la ricerca scientifica e la tecnologica in ambito diabetologico. Ai membri del Parlamento Europeo, EUDF, attraverso un intenso lavoro che ha visto la partecipazione di tutte le principali associazioni, suggerisce 15 azioni pratiche, percorribili, necessarie affinché donne, uomini di ogni età, dal bambino all’anziano, possano affrontare con crescente serenità il loro quotidiano impegno a garanzia di salute duratura e di una vita normale e piena», ha sottolineato il Presidente di EUDF Italia, Stefano Del Prato.