Con il favismo massima allerta nell’uso di farmaci e integratori

Il deficit nella produzione di un solo enzima, il Glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD), condiziona la vita di oltre 400 milioni di persone nel mondo. Si tratta di una patologia su base genetica che implica un forte danno ossidativo a carico degli eritrociti che, essendo privi di mitocondri e vedendosi privati di una fonte essenziale di NADPH, possono andare incontro a un processo di lisi cellulare.

fave

Un fenomeno innescato da particolari condizioni quali l’ingestione di fave (Vicia faba) – da qui appunto il nome di favismo – ma anche di piselli, lupini e arachidi. Tutti alimenti che scatenano un processo di ossidazione letale per i globuli rossi e che i pazienti imparano presto a evitare insieme a una innumerevole serie di farmaci, oggi inseriti in un database istituito dall’attività di farmacovigilanza. Una lista dell’Aifa piuttosto corposa che comprende farmaci analgesici (acido acetilsalicilico ma anche paracetamolo), antibiotici (sulfonammidi e chinolonici) e antimalarici (primachina, chinidina e chinina). Senza contare che occorre centellinare la supplementazione di vitamina K ed è bene non eccedere nell’integrazione dell’acido ascorbico.

Eppure spesso non viene menzionato il variopinto mondo dei fitoterapici, a partire dalla tradizionale menta (Mentha piperita) – perché il G6PD è essenziale nell’eliminazione del mentolo – e da tutti i vegetali fonti di salicilati (Salix alba, Spirea ulmaria, Viola tricolor). Passando ai rimedi a base di erbe usati nella medicina tradizionale cinese è necessario alzare la soglia di attenzione verso innumerevoli componenti, tra cui il Chai Hu (Radix Bupleuri) e soprattutto il Huang Lian (Rhizoma Coptidis) che da solo ha provocato gravi episodi emolitici fra i neonati in Cina, dove è usato nella terapia dell’ittero neonatale.

Ma parlando di favismo non è solo ciò che viene ingerito a rappresentare un rischio per l’incolumità del paziente, persino ciò che viene applicato sulla cute, in quanto il solo assorbimento transdermico in alcuni casi può scatenare attacchi emolitici anche gravi. Caso emblematico? L’Henné nero (Indigofera tinctoria) e l’Henné rosso egiziano (Lawsone inermis), ampiamente sfruttati per la colorazione dei capelli e nella creazione di pseudo-tatuaggi: diversi lavori in letteratura hanno mostrato che in persone con enzimopenia G6PD possono scatenare emolisi eccessiva. Da esperimenti in vitro, la sostanza incriminata sembrerebbe essere il 2-idrossi-1,4-naphthochinone (o lawsone).

Fonti:

Lancet – Cappellini MD, Fiorelli G. Glucose-6-phosphate dehydrogenase deficiency – N371, Pages 64-74 (2008).

Toxicology in vitro – Pro-oxidative effects of Chinese herbal medicine on G6PD-deficient erythrocytes in vitro – N22, Pages 1222-7 (2008).

Acta Paediatr – Topical herbal medicine causing haemolysis in glucose-6-phosphate dehydrogenase deficiency N91, 1012 (2002).

12 Commenti

  1. Buongiorno… il mio medico mi ha sempre detto che come alimenti i fabici non possono mangiare solo le fave… voi dite anche piselli lupini e arachidi… chi ha ragione?

    • Come già specificato nel mio articolo (Con il favismo massima allerta nell’uso di farmaci e integratori), pubblicato sul sito Farmacia News in data 25 marzo 2016, in caso di favismo occorre fare attenzione sia ad alimenti (non solo fave, da cui la patologia prende il nome, ma anche piselli e legumi in generali, persino la soia…) sia a farmaci (l’AIFA segnala in particolare sulfamidici, chinolonici, dapsone, primachina, nitrofurantoina…), fitoterapici (al piede dell’articolo ho riportato le fonti accreditate a cui ho fatto riferimento) e integratori (persino la vitamina C va assunta con moderazione), ovvero tutte sostanze in grado di sviluppare un’azione ossidante lesiva a carico dei globuli rossi (a causa di una carenza congenita dell’enzima G6PD, glucosio-6-fosfato-deidrogenasi) e conseguente anemia emolitica. La gravità dell’azione esercitata dalle singole sostanze assunte dipende dalla loro concentrazione ed eventuali associazioni sinergiche, ma soprattutto, poiché del favismo esistono oltre 200 varianti del deficit, essa è in funzione della gravità del favismo stesso di cui è affetto il paziente (a parità di sostanze assunte gli effetti possono essere più o meno drammatici). Bisogna pertanto procedere sempre con cautela nell’assumere sostanze in grado di esplicare a livello metabolico un’azione ossidante, informarsi sui cibi assunti fuori casa e sui componenti presenti in farmaci e parafarmaci, consultando siti accreditati e facendo riferimento a medici competenti.
      Daria Scienza (farmacista)

  2. Io e mio fratello siamo affetti da Favismo entrambi. La differenza tra noi due è che mio fratello mangia tranquillamente anche i piselli io no. Non mangio niente anzi, mi limito solamente agli arachidi. Secondo me è una patologia abbastanza complessa.

    • Gentile utente,
      la invitiamo a rivolgersi a specialisti. Il nostro è un sito dedicato ai farmacisti, non ci occupiamo di consulti medici.

    • Gentile utente,
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  3. Sono favica insieme ed ho avuto diverse crisi emolitiche soprattutto da bambina di cui l’ ultima a 18 anni.
    Adesso, invece incomincio ad avere dei problemi con alcuni farmaci che servono per fare tac con contrasto o altro, infatti dall’ultima tac con il contrasto dopo aver bevuto quel liquido bianco sono stata male tanto da alzarmi da dove mi trovavo e non capivo nulla.
    Mesi fa un gastroenterologo avrebbe voluto farmi una endoscopia e dopo averi dato elsegge mi rifiuta di prenderlo perché era fra i farmaci proibiti.
    Adesso sto prendendo un integratore di Zinco e selenio potrei avere qualche conseguenza?
    Vorrei sottilette che il farmaco Venarotum fa male poiché sia io che un mio parente abbiamo avuto un’allergia non indifferente.

  4. Chiedo scusa. ma il touche del tablet ha fatto delle battute fuori luogo.
    Errata corrige: tanto da non riuscire ad alzarmi fino all’indomani dal divano per un malessere generale
    Vorrei sottolineare e non sottilette

    • Gentile utente,
      la invitiamo a rivolgersi a specialisti. Il nostro è un sito dedicato ai farmacisti, non ci occupiamo di consulti medici.

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