Ricorre domani, 4 marzo, la Giornata Internazionale contro il Papilloma Virus Umano (HPV). Questo virus è la causa principale del tumore alla cervice uterina (in oltre il 90% dei casi), uno dei pochi tumori prevenibili grazie a vaccinazione, screening e trattamento precoce.

Secondo i dati riportati dall’International HPV Reference Center, sono più di 225 i tipi di HPV ad oggi identificati i quali vengono suddivisi in base al rischio di provocare il tumore alla cervice uterina: di questi, sono 14 i genotipi considerati “ad alto rischio”, fra cui il 16 e il 18 sono definiti i più aggressivi, essendo la causa del 70% dei tumori.

Si stima che la maggior parte della popolazione mondiale entri in contatto con il virus almeno una volta durante la propria vita e che nel 90% dei casi il sistema immunitario sia in grado di sconfiggere l’infezione nel giro di pochi mesi. Esiste tuttavia il rischio, per tutte le donne, che l’infezione da HPV possa diventare cronica e che le lesioni precancerose evolvano in tumore maligno della cervice. Continuare ad investire risorse e competenze nella ricerca di soluzioni diagnostiche in grado di rilevare precocemente la causa che porta allo sviluppo di questo tumore è fondamentale per individuare quelle donne che, realmente a rischio di sviluppare una lesione cancerosa, devono essere gestite in maniera più stringente.

A proposito di screening e trattamento precoce, Roche Diagnostics riconferma il proprio impegno nel sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione del tumore alla cervice uterina tramite la vaccinazione, nel nostro Paese offerta gratuitamente alle ragazze di 12 anni, e l’adesione ai programmi di screening che, già offerti in buona parte delle Regioni italiane alle donne tra i 30 e i 64 anni, prevedono l’effettuazione gratuita del test HPV Dna ogni 5 anni.

«L’attuazione dei programmi di screening che si avvalgono di tecnologie diagnostiche avanzate, affidabili e sempre più sensibili, può fornire un reale contributo all’eradicazione del tumore al collo dell’utero, un obiettivo fissato dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) con la definizione di una strategia globale volta ad accelerare l’eliminazione di questo tumore entro il 2030» ha commentato Guido Bartalena, Diagnostics Solutions & Healthcare Transformation Director di Roche Diagnostics S.p.A.

Tra i test ad elevato valore medico sviluppati da Roche in questi anni si segalano:

  • un test HPV per lo screening primario del carcinoma della cervice, in grado di mostrare simultaneamente i risultati di tutti i genotipi noti “ad alto rischio oncogeno” e i risultati individuali dei due genotipi a rischio maggiormente elevato, HPV 16 e HPV 18;
  • un test che valuta la presenza di infezioni da HPV trasformanti attraverso la rilevazione contemporanea di due biomarcatori, p16 e ki67;
  • un test che favorisce l’identificazione delle lesioni occulte che potrebbero non essere identificate dalla sola analisi morfologica».