Per comprendere la reale rilevanza delle variabili di genere nel contesto dell’invecchiamento con HIV e, quindi, promuovere azioni mirate e nuovi percorsi diagnostico-terapeutici, numerosi esperti si sono confrontati in occasione di un convegno promosso a Roma lo scorso 11 luglio, co-organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità, Centro di Riferimento per la Medicina di Genere e Dipartimento di Malattie Infettive e Fondazione The Bridge, nell’ambito del progetto HIV Outcomes Italia.

Implementare i servizi di chi invecchia con HIV

Il progetto HIV Outcomes è nato a livello europeo nel 2016 per affrontare in modo nuovo le necessità e i bisogni delle persone sieropositive. Da un lato l’obiettivo cardine del progetto è quello di migliorare la vita di questi pazienti, dall’altro contemplare la sostenibilità dei sistemi sanitari europei attraverso la condivisione di best practice e innovativi approcci di cura.

«È fondamentale evidenziare le dimensioni e le variabili afferenti al genere da considerare come rilevanti anche nell’ambito del percorso di invecchiamento con HIV» ha spiegato Mario Cascio, dell’European AIDS Treatment Group (EATG) e responsabile scientifico, insieme alla professoressa Antonella D’Arminio Monforte dell’Università di Milano della sezione italiana di HIV Outcomes «e pertanto da tenere in considerazione nella definizione dei percorsi diagnostico terapeutici. Servono più servizi per accompagnare e sostenere i pazienti che invecchiano con l’HIV».

La medicina di genere essenziale nella definizione di PDTA specifici e presa in carico

«Abbiamo bisogno di un sistema sanitario che metta al proprio centro il paziente e che includa un cambiamento nell’approccio clinico all’infezione e alle patologie a essa collegate» ha osservato Antonella D’Arminio Monforte, aggiungendo che «il tema dell’invecchiamento con l’HIV sta assumendo risvolti importanti nella nostra società.

L’incontro all’ISS ha offerto utili stimoli di riflessione per valorizzare le specificità di genere e cercare soluzioni alle problematiche connesse ai bisogni di ciascuno. A differenza di quanto avviene in altri Paesi europei, in Italia la medicina di genere non ha assunto un ruolo centrale della definizione dei percorsi diagnostici e di presa in carico».

Approccio inclusivo e corretta informazione

I progressi della ricerca degli ultimi anni hanno fatto sì che oggi il numero di soggetti anziani con HIV sia in costante crescita. Si tratta di soggetti che da una parte hanno bisogni particolari e che dall’altra necessitano di un’informazione mirata.

«Negli anni la quota delle persone over 50 con nuove diagnosi di HIV è cresciuta in termini percentuali, un trend che aumenta progressivamente. La stragrande maggioranza delle trasmissioni avviene attraverso contatti eterosessuali. È interessante il fatto che molte persone abbiano effettuato il test perché avevano un’altra patologia, mentre solo una bassa percentuale lo ha fatto perché consapevole di aver avuto un comportamento a rischio e su questo dobbiamo riflettere.

Bisogna cercare di aumentare il numero di test, favorendo una modalità senza necessità di consenso informato scritto, per renderlo così più agevole» ha sottolineato Barbara Suligoi del Centro Operativo Aids, Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità.

«Le persone anziane transgender hanno bisogni peculiari e pongono sfide particolari. Tra le azioni da mettere in atto c’è, senz’altro, un’informazione mirata. Occorrono, poi, un approccio inclusivo rispetto all’assistenza sanitaria e nuove relazioni di fiducia tra operatori e persone anziane, che si possano esprimere al di là del genere di appartenenza» ha aggiunto Angela Ruocco del Centro di Riferimento per la Medicina di Genere dell’Istituto Superiore di Sanità, ISS.

«Dalla discussione di oggi emerge con chiarezza la necessità che questi temi fondamentali per garantire il benessere e la qualità della vita delle persone con HIV diventino parte integrante dei Piani diagnostico terapeutici e assistenziali regionali» ha concluso Luisa Brogonzoli del Centro Studi Fondazione The Bridge.