Il Rescue Remedy può essere consigliato in modo quasi indiscriminato dopo il parto, per lo “shock” che rappresenta la nascita. Per i più piccini, fiori molto utili sono poi Chicory, se si ha l’impressione di un neonato “esigente”, che vuole sempre la mamma accanto a sé, Heather, qualora il bimbo abbia un forte bisogno di attenzione, Impatiens, per i più agitati e in generale per i problemi legati alla dentizione. Walnut, che aiuta ad affrontare i cambiamenti, e Red Chestnut, il fiore che incoraggia un distacco sereno, sono poi i due rimedi di base per tutta la prima infanzia, che si tratti di vivere bene lo svezzamento, l’ingresso al nido o alla scuola materna,  o ogni altro tipo di evoluzione.

Questi rimedi vanno spesso presi, in contemporanea, anche dai genitori, soprattutto se particolarmente ansiosi. Per il «bambino re», che si impunta su ogni cosa e fa molti capricci, può essere utile Vine, che aiuta a capire il senso dei limiti, o Holly, per i piccoli facilmente collerici, o Impatiens più Vervain, per quelli cosiddetti iperattivi, o semplicemente solo Vervain, per chi vuole a ogni costo essere un piccolo leader.

Quando si va a scuola

Il cambiamento di vita rappresentato dall’inizio dell’impegno scolastico può essere facilitato da Walnut. Se, oltre al cambiamento, vi è anche un eccessivo legame a una situazione precedente (come un luogo di vita diverso), il distacco può essere facilitato da Honeysuckle, il fiore che aiuta a “voltare pagina”. O, invece, da Red Chestnut, se la difficoltà dipende da un legame forte, quasi simbiotico, con una persona (generalmente la mamma).

Per aiutare i più sensibili e timidi, che hanno difficoltà a  relazionarsi agli altri, sarà adatto Mimulus. Nei rapporti con i compagni, qualora il bimbo abbia la tendenza a subire e a farsi sovrastare, si consiglia Centaury. Se non ha fiducia in se stesso e si sente inferiore agli altri, Larch. Per bambini, invece, un po’ prepotenti che tendono a dominare gli altri, si può optare per Vine. Se, invece, ci troviamo di fronte a un bambino che fa finta di niente e tende a minimizzare i problemi, ma poi soffre in segreto (ad esempio mangiandosi le unghie o ricominciando a fare pipì a letto), c’è bisogno di Agrimony.

Infine, per quanto riguarda il dosaggio, in pediatria, in genere, è lo stesso usato per gli adulti, cioè quattro gocce per ogni assunzione. Minore, invece, la frequenza: per un bimbo, specie piccolo, una o due volte al giorno è sufficiente.