Si annuncia con l’incipit “30 anni insieme per la Galenica. Evoluzione di un Impegno Magistrale” l’evento celebrativo per i trent’anni di attività della Società italiana farmacisti preparatori (Sifap). L’appuntamento è a Roma tra un mese, il 25 marzo 2023, nel cuore del Foro Romano, presso la Chiesa di San Lorenzo in Miranda, sede del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico.

«Sifap oggi fornisce una costante e quotidiana consulenza a 360° sull’allestimento dei medicinali in farmacia, coordinando laureati esperti nei molteplici settori della galenica, fornendo ai propri soci consulenza sugli aspetti tecnologici, formulativi, clinici, regolatori e normativi – ci racconta Paola Minghetti, presidente di SIfap – Inoltre, si interfaccia con gli enti pubblici, il tavolo per l’aggiornamento della Farmacopea Ufficiale, il Ministero e con le organizzazioni di categoria come Fofi e Federfarma per fare progredire la galenica in maniera logica e consapevole, per una galenica che sviluppa un preparato magistrale quando serve, ovvero se il prodotto industriale corretto per il paziente non c’è».

Di che cosa si sente oggi particolarmente orgogliosa?

Di due cose. La prima riguarda i quindici anni di Round Robin, a cui hanno partecipato i nostri farmacisti preparatori per testare la qualità delle proprie formulazioni. Esortare i farmacisti a controllare costantemente la qualità delle preparazioni allestite nel proprio laboratorio è una delle nostre attività costanti, quale obiettivo primario relativo al continuo aggiornamento tecnico e normativo. La seconda riguarda l’allestimento di procedure con tempestività. Ad esempio, l’estate scorsa mancava l’ibuprofene sciroppo. Abbiamo dunque immediatamente diffuso la modalità per prepararlo.

Può descrivere un momento del passato che potrebbe definire cruciale per la storia di Sifap?

Sicuramente gli anni in cui alcune tipologie di preparazioni magistrali sono state messe in discussione dal Ministero e dalla magistratura con l’uscita di decreti penalizzanti. A fronte di questo è stato necessario un confronto importante con le autorità per far capire il ruolo della preparazione magistrale nel trattamento dei pazienti. L’allestimento in farmacia, infatti, non è un retaggio di un passato lontano, ma, se fatto in un’ottica moderna, può svolgere un ruolo importante per la salute pubblica.

L’evento del Trentennale sarà costituito più da bilanci o da anticipazioni di progetti futuri?

Vuole essere senz’altro un momento celebrativo e di bilanci. Tuttavia, nelle sessioni plenarie i relatori sono stati invitati a parlare di come vedono il futuro della preparazione magistrale. Per questo sono state coinvolte personalità che hanno una visione della sanità pubblica in ambito nazionale ed europea, proprio per capire dove andrà il mondo, dato che interessa particolarmente alle società scientifiche, le quali devono essere pronte ad affrontare il futuro.

Ci può anticipare qualche obiettivo di Sifap per il 2023?

Innanzitutto, cercare di fare più procedure possibili dei medicinali che sono carenti industrialmente e che la farmacia può allestire. Un altro obiettivo è quello di fare un salto di qualità nella certificazione Sifap, conferendole un’ufficialità maggiore e organizzandola in maniera ancora più organica.