Il comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza di Ema sta valutando i casi di irregolarità mestruale occorsi a seguito della somministrazione dei vaccini anti-Covid a mRna. Si tratta sia di casi di mestruazioni abbondanti con forte sanguinamento sia di assenza di mestruazioni. Non è ancora chiaro se esista un nesso

L’Agenzia europea per i medicinali (Ema) sta valutando i casi segnalati di irregolarità mestruale successivi alla vaccinazione anti-Covid con vaccini a mRna, cioè i vaccini Comirnaty di Pfizer-Biontech e lo Spikevax di Moderna. I casi segnalati riguardano sia flussi abbondanti caratterizzati da forte sanguinamento, sia casi di amenorrea, cioè assenza di ciclo mestruale.

Il comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza del Garante europeo dei medicinali aveva già analizzato in precedenza la segnalazione di disturbi mestruali successivi ai vaccini, concludendo che non esisteva alcun nesso causale tra i vaccini e le alterazioni del ciclo mestruale.

La nuova, più approfondita, valutazione

Alla luce delle segnalazioni spontanee di disturbi mestruali con entrambi i vaccini e dei risultati emersi dalla letteratura, tuttavia, il comitato dell’EMA preposto alla valutazione dei rischi per la farmacovigilanza, ha deciso di valutare ulteriormente l’incidenza di tali casi e di effettuare una nuova e più approfondita analisi di tutti i dati disponibili, comprese le relazioni ottenute dai sistemi di segnalazione spontanea, dalle sperimentazioni cliniche e dalla letteratura pubblicata.

“I disturbi mestruali – ha precisato l’EMA in una nota dello scorso 11 febbraio – sono estremamente comuni e possono verificarsi per un’ampia gamma di ragioni e condizioni mediche, inclusi stress e stanchezza”.

Disturbi di questo tipo sono stati segnalati anche a seguito dell’infezione da Covid-19. In questa fase, ha chiarito l’Agenzia, “non è ancora chiaro se esista un nesso causale tra i vaccini contro il Covid-19 e le segnalazioni di mestruazioni pesanti o assenti. Inoltre, non ci sono prove che suggeriscano che i vaccini influiscano sulla fertilità”.