Dallo scorso 1° gennaio è in vigore la Legge di Bilancio che prevede importanti novità in favore della sanità, finalizzate a ridurre le liste di attesa e a valorizzare il personale sanitario.

«Abbiamo approvato una manovra finanziaria che interviene su due grandi urgenze: ridurre le liste d’attesa e valorizzare il personale sanitario. In tre anni destiniamo 11,2 miliardi di euro in più al fondo sanitario. Garantiamo risorse importanti per il rinnovo dei contratti degli operatori sanitari, aumentiamo la remunerazione delle prestazioni aggiuntive e si rifinanziano i piani operativi delle Regioni per ridurre le liste d’attesa. Aumentano le risorse per il fondo dell’Alzheimer, garantiamo fondi per l’aggiornamento dei Lea e per rafforzare l’assistenza territoriale con nuove assunzioni. Abbiamo salvaguardato il personale sanitario dagli effetti della norma sulle pensioni escludendo i trattamenti di vecchiaia e limitando l’impatto sulle pensioni anticipate. Sono solo alcune delle misure che dimostrano come la salute sia una priorità di questo Governo», ha dichiarato il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, il quale ha sottolineato che nel corso dell’anno 2024 l’impegno sarà quello di portare a compimento i disegni di legge, collegati alla manovra, finalizzati alla riorganizzazione della rete ospedaliera e al riordino delle professioni sanitarie.

«Abbiamo posto le basi per modernizzare e rendere ancora più efficiente il nostro servizio sanitario nazionale che è, e resta, pubblico e universalistico», ha ribadito il Ministro.

Le principali misure

Per il 2024, la legge di bilancio ha previsto un incremento del Fondo Sanitario nazionale di ben 3 miliardi, che si aggiungono agli ulteriori 2,3 miliardi già stanziati con la legge di bilancio 2023, per un totale complessivo di 5,3 miliardi di euro.

2,4 miliardi di euro sono stati destinati al rinnovo contrattuale del personale del servizio sanitario nazionale.

Per quanto concerne l’ambito pensionistico, la legge di bilancio ha inteso salvaguardare le pensioni di vecchiaia dei medici; per le pensioni anticipate la decurtazione sarà ridotta per ogni mese di posticipo del pensionamento fino all’annullamento totale se si resta al lavoro per ulteriori 36 mesi. E’ stata inoltre prevista la possibilità per medici, dirigenti e infermieri del SSN di restare in servizio oltre il 40° anno di servizio effettivo, comunque non oltre i 70 anni di età.

Riduzione delle liste di attesa

Con l’obiettivo di ridurre le liste di attesa, incrementate dopo l’emergenza pandemica Covid-19, è stato previsto un aumento della tariffa oraria per le prestazioni aggiuntive di medici e infermieri: 100 euro per i primi e 60 per i secondi, per una spesa complessiva di 280 milioni di euro.

Con lo stesso obiettivo è stato previsto un rifinanziamento dei piani operativi per l’abbattimento delle liste d’attesa per cui le Regioni potranno utilizzare una quota non superiore allo 0,4% del livello di finanziamento indistinto del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato per l’anno 2024 (valore 520 milioni di euro).

È stato inoltre incrementato il tetto di spesa posto per gli acquisti di prestazioni di specialistica ambulatoriale e assistenza ospedaliera da privati accreditati dell’1% per l’anno appena iniziato, del 3% per il 2025 e del 4% per il 2026.

Potenziamento dell’assistenza territoriale

Al fine di potenziare l’assistenza territoriale, emersa come ‘anello debole’ del sistema nel periodo pandemico, sono stati stanziati 250 milioni di euro per l’anno 2025 e 350 milioni di euro a decorrere dall’anno 2026 per il reclutamento del personale, dipendente e convenzionato.

A partire da quest’anno, inoltre, è stato aumentato di 10 milioni di euro annui il fondo vincolato per le cure palliative e la terapia del dolore di cui alla legge 38/2010.

Per quanto concerne i Livelli essenziali di assistenza, LEA, sono state destinate, per il loro aggiornamento, risorse per un ammontare di 50 milioni di euro per il 2024 e 200 per il 2025.

Promozione di una distribuzione capillare dei farmaci

Le farmacie convenzionate con il SSN potranno dispensare farmaci fino ad ora reperibili esclusivamente in quelle ospedaliere. Questa misura è stata prevista per favorire la dispensazione capillare del farmaco, con l’obiettivo di assicurare un’assistenza di prossimità al cittadino su tutto il territorio nazionale.

Altresì, è stato previsto un nuovo modello di remunerazione a favore delle farmacie per la dispensazione di prossimità del farmaco, in regime di SSN, a vantaggio della cittadinanza.

Fondo per le demenze e NGS nelle malattie rare

Altresì, è stato incrementato il fondo per l’Alzheimer e le demenze di 4,9 milioni di euro per il 2024 e 15 milioni per ciascuno degli anni 2025 e 2026.

Al contempo, è stato istituito, presso il Ministero della Salute, un Fondo per i test Next-Generation Sequencing di profilazione genomica delle malattie rare con una dotazione di 1 milione di euro; e, in attesa dell’aggiornamento dei Lea necessario al potenziamento e all’accesso ai test NGS di profilazione genomica dei tumori – per i quali sono disponibili farmaci prescrivibili con significativi livelli di evidenza e appropriatezza – il relativo fondo, istituito con la manovra 2022, viene rifinanziato con 1 milione di euro per l’anno 2024.

Promozione della salute in favore delle popolazioni migranti

Infine, a decorrere dall’anno 2024, è stato destinato 1 milione di euro in favore dell’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (Inmp), a valere sul Fondo sanitario nazionale, per il potenziamento delle attività di prevenzione e assistenza sanitaria e sociosanitaria rivolta a soggetti in condizioni di fragilità economica e sociale.