Richiamo vaccinale per la meningite C ogni cinque anni

Una volta di più si è riacceso l’allarme meningite in Toscana, dopo i casi delle scorse settimane. L’utilità dei vaccini nel prevenire la malattia e nello scongiurare i suoi esiti più infausti sembra testimoniata dal caso del bambino di otto anni di Collesalvetti colpito da meningite C nonostante la vaccinazione contro l’agente infettivo avvenuta nel 2009. Il bambino, secondo quanto riporta Il Tirreno, è ormai fuori pericolo di vita.

Dammi un vaccino
L’aumento dei casi di meningite C sul suo territorio toscano a partire dal 2015 ha spinto la Regione a lanciare la campagna vaccinale “Dammi un vaccino”,

Sul tema è intervenuto anche il presidente nazionale della SIMG, Claudio Cricelli, nel corso della cerimonia d’inaugurazione del XXIII congresso nazionale a Firenze. “Il problema meningite in Toscana – ha spiegato Cricelli – va studiato nel dettaglio perché rappresenta una novità scientifica e noi come medici di medicina generale lo stiamo facendo. Non sappiamo ancora perché questi ceppi si siano ‘incattiviti’, non capiamo il modello di diffusione e soprattutto perché stanno colpendo in gran prevalenza solo la Toscana”. Nonostante la rapidità e l’attenzione con cui la Regione si è mossa per meglio capire il fenomeno ed individuare quindi le migliori modalità per combatterlo, secondo il presidente della SIMG permane il rischio di una possibile diffusione dell’agente infettivo anche in altre regioni italiane a causa dei movimenti degli abitanti della Toscana. “Dobbiamo, però, prendere atto che, al contrario di quanto si credeva fino a ieri, la vaccinazione antimeningococcica non protegge per decenni, ma ogni cinque anni va rifatta. E questo rappresenta una novità. In ogni caso, dobbiamo invitare tutti i cittadini, anche quelli non considerati a rischio, a vaccinarsi”, ha aggiunto Cricelli, nel ribadire anche come i medici di medicina generale della SIMG mantengano altissima la guardia e siano coinvolti nel monitoraggio quotidiano della situazione, pur senza creare allarmismi ingiustificati.

La campagna della Regione Toscana

L’aumento dei casi di meningite C sul suo territorio toscano a partire dal 2015 ha spinto la Regione a lanciare la campagna vaccinale “Dammi un vaccino”, con modifiche al calendario vaccinale regionale e l’introduzione di alcune misure di profilassi aggiuntive e temporanee.

Fino al 31 marzo 2017 sarà possibile vaccinarsi gratuitamente contro il meningococco C, su richiesta, per le persone tra 20 e 45 anni d’età residenti o con domicilio sanitario nell’area della Asl Toscana Nord Ovest (province di Massa e Carrara, Lucca, Pisa, Livorno) e della Asl Toscana Sud Est  (province di Grosseto, Siena, Arezzo) e per le persone dai 20 anni compiuti, residenti o con domicilio sanitario nell’area dell’Asl Toscana Centro (province di Firenze, Prato, Pistoia). La vaccinazione sarà fruibile anche dalle persone sottoposte a profilassi in quanto contatti di un caso di meningococco C ed individuate dai Servizi di Igiene Pubblica delle Aziende USL e a quanti abbiano frequentato la stessa comunità in cui si è verificato  un caso  di sepsi/meningite da meningococco C nei dieci giorni precedenti l’inizio dei sintomi con contatto stretto o regolare, su valutazione dell’Igiene Pubblica della Azienda USL.

Anche gli studenti fuori sede delle università presenti sul territorio toscano – non residenti e privi di domicilio sanitario in Toscana – potranno richiedere di essere vaccinati previa presentazione di un documento di iscrizione ai corsi universitari valido per l’anno in corso.

Sarà inoltre possibile vaccinarsi, con compartecipazione al costo della spesa secondo il tariffario delle prestazioni, anche per gli over 45 residenti o con domicilio sanitario nella Asl Toscana Nord Ovest e della Asl Toscana Sud Est  e per i non residenti  o privi di domicilio sanitario in Toscana che frequentano in modo continuativo il territorio toscano per motivi di lavoro, previa presentazione della documentazione che attesti la presenza ricorrente o continuativa sul territorio toscano.

Il piano vaccinale, inoltre, prevede la vaccinazione gratuita dei nuovi nati (13° mese di vita )  e di tutti i ragazzi tra 11 e 20 anni non vaccinati in precedenza  o già vaccinati nell’infanzia (richiamo), oltre che dei soggetti a rischio individuati nel calendario vaccinale