Oms: per contrastare l’Amr, utilizzare al meglio i vaccini esistenti e svilupparne di nuovi

Pubblicato dall’Oms il primo rapporto che analizza la pipeline dei vaccini in fase di sviluppo per prevenire le infezioni da batteri resistenti agli anti-microbici. L’analisi dell’Oms evidenzia la necessità di accelerare le sperimentazioni per i vaccini correlati alla resistenza antimicrobica in fasi avanzate di sviluppo e di massimizzare l’uso dei vaccini esistenti

L’Organizzazione mondiale della sanità )Oms) ha pubblicato il report “Bacterial vaccines in clinical and preclinical development 2021 – An overview and analysis”, primo rapporto in assoluto che analizza la pipeline dei vaccini in fase di sviluppo al fine di prevenire le infezioni causate da batteri resistenti agli antimicrobici (AMR).

“La pandemia silente data dalla resistenza agli antimicrobici è una delle maggiori preoccupazioni per la salute pubblica” sottolinea l’Oms. Basti in tal senso ricordare che le sole infezioni da batteri resistenti sono associate a circa 4,95 milioni di decessi l’anno a livello globale, con 1,27 milioni di decessi direttamente attribuiti all’AMR.

Il problema dell’AMR è tuttavia qualcosa in più delle sole infezioni batteriche. La resistenza antimicrobica si verifica difatti quando batteri, virus, funghi e parassiti si modificano nel tempo non determinando più risposta ai farmaci.

Le infezioni resistenti sono molto difficili da trattare e i vaccini sono strumenti cruciali in questa partita: difatti, potendo prevenire subito le infezioni, hanno il potenziale per frenare la diffusione delle infezioni da batteri resistenti.

61 vaccini in pipeline, ma non disponibili a breve

Il rapporto sui vaccini dell’Oms punta a indirizzare gli investimenti e la ricerca verso vaccini utili a mitigare la resistenza antimicrobica. Nel report sono identificati 61 vaccini candidati a varie fasi di sviluppo clinico, di cui alcuni nelle fasi finali, utili a fronteggiare le malattie elencate nell’elenco dei patogeni prioritari per i batteri, ai quali l’Oms ha assegnato priorità in termini di R&S. Il rapporto tuttavia sottolinea che la maggior parte di essi non sarà disponibile a breve.

«Prevenire le infezioni mediante la vaccinazione riduce l’uso di antibiotici, che è uno dei principali motori della resistenza antimicrobica. Eppure, dei primi 6 agenti patogeni batterici responsabili dei decessi dovuti all’AMR, solo uno, lo pneumococco (Streptococcus pneumoniae) ha un vaccino. Garantire un accesso equo ai vaccini salvavita come quelli contro lo pneumococco è necessario e urgente, per salvare vite umane e mitigare l’aumento di fenomeni di resistenza antimicrobica» ha sottolineato Hanan Balkhy, vicedirettrice generale dell’Oms per la resistenza antimicrobica.

L’equo accesso ai vaccini (esistenti) a livello globale

Il rapporto ribadisce l’importanza di garantire un equo accesso ai vaccini già esistenti a livello globale, soprattutto per quelle popolazioni che vivono in contesti con risorse limitate.

Esistono già difatti 4 vaccini contro 4 patogeni batterici resistenti: pneumococco, Hib (Haemophilus influenzae tipo b) Tubercolosi (Mycobacterium tuberculosis) e febbre tifoide (Salmonella Typhi).

Gli attuali vaccini Bacillus Calmette-Guérin (BCG) contro la tubercolosi non proteggono tuttavia adeguatamente dalla tubercolosi e lo sviluppo di vaccini più efficaci contro la tubercolosi dovrebbe essere prioritario.

«I restanti tre vaccini sono efficaci e dobbiamo aumentare il numero di persone che li ricevono per contribuire a ridurre l’uso di antibiotici e prevenire ulteriori decessi. Di importanza nella lotta globale contro la resistenza antimicrobica, i batteri indicati nell’elenco dei patogeni prioritari rappresentano una minaccia significativa per la salute pubblica proprio a causa della loro resistenza agli antibiotici, ma attualmente hanno una pipeline di vaccini molto debole in termini di numero di candidati e fattibilità» si legge nel rapporto.

Secondo Haileyesus Getahun, direttore del dipartimento di coordinamento globale dell’AMR dell’Oms, «sono necessari approcci dirompenti per arricchire la pipeline e accelerare lo sviluppo dei vaccini. La lezioni del Covid-19 e dei vaccini a mRNA offrono opportunità uniche da esplorare per lo sviluppo di vaccini contro i batteri».

Le infezioni nosocomiali

L’indagine si concentra quindi su alcune sfide importanti, come le infezioni nosocomiali, evidenziando la difficoltà di identificare i patogeni associati alle ICA, definire target e popolazioni per sviluppare vaccini contro le Infezioni correlate all’assistenza – ICA.

«Lo sviluppo di vaccini è costoso e scientificamente impegnativo, e prevede spesso alti tassi di fallimento e, per i candidati di successo, requisiti normativi e di produzione complessi richiedono molto tempo. Dobbiamo sfruttare le lezioni del Covid e accelerare la nostra ricerca di vaccini per affrontare la resistenza antimicrobica» ha concluso Kate O’Brien, direttrice del Dipartimento immunizzazione, vaccini e biologia dell’Oms.