Le farmacie italiane sono «un patrimonio vero del nostro Paese. Esprimo ancora una volta un sentimento di gratitudine per il lavoro straordinario che i farmacisti hanno svolto in ogni angolo del Paese». Con queste parole il Ministro della Salute Roberto Speranza ha dato il via all’annuale Convegno Istituzionale promosso da Fofi, Federfarma, Fondazione Cannavò e Utifar, svoltosi in occasione di Cosmofarma 2022, che è stato incentrato sul tema “Riorganizzazione della sanità territoriale: il ruolo del farmacista e della farmacia nell’assistenza di prossimità”.
Nella sfida contro il Covid, ha proseguito il Ministro, «le farmacie sono state al fianco degli italiani e delle nostre Istituzioni per dare le migliori risposte possibili. Dobbiamo insistere su questo terreno. Se la sanità del futuro è una sanità di prossimità, se capillarità e vicinanza sono gli assi essenziali su cui costruire il futuro del nostro sistema sanitario nazionale, allora è del tutto evidente che insieme possiamo e dobbiamo lavorare per rendere ancora più centrale il ruolo delle nostre farmacie, in ogni angolo del Paese, ma soprattutto dove serve di più. Oggi la farmacia è un luogo ancora più aperto, che supera la funzione originaria di luogo dove si somministrano, si consegnano e si offrono farmaci ai cittadini. È un luogo dove il cittadino può trovare una prima interfaccia vera con il Servizio sanitario nazionale».
In questi due anni, «le farmacie si sono caratterizzate per un impegno importante: penso al ruolo svolto sui tamponi. Per questo abbiamo da poco approvato una norma che rende ormai strutturale anche l’impegno sulla vaccinazione, non solo contro il Covid ma anche quella antinfluenzale. Sono passi avanti, che vanno nella direzione di considerare le farmacie un patrimonio vero del nostro Paese. Anche per questo abbiamo lavorato insieme sulla remunerazione e abbiamo fatto passi in avanti. Anche nell’ultimo Def si segnalano obiettivi che abbiamo condiviso e che vanno in questa direzione».
Gli interventi delle Istituzioni
Oltre al Ministro, il cui messaggio è stato veicolato attraverso un contributo video, nel corso del Convegno sono intervenute anche altre figure istituzionali e governative. Il Viceministro dello Sviluppo economico Gilberto Pichetto Fratin ha posto l’attenzione sulla necessità di riorganizzare il Sistema sanitario anche da un punto di vista economico. «Le farmacie sono un punto di raccordo importante tra i cittadini e il Servizio sanitario nazionale. Per questo dobbiamo porre l’accento sul concetto di prossimità. Potenziare l’assistenza territoriale è una grande necessità emersa dalla pandemia, in sinergia con le altre professioni sanitarie. Per questo dobbiamo fare una valutazione politica anche rispetto alla remunerazione e agli incrementi del Fondo del servizio sanitario nazionale» ha dichiarato.
«Le farmacie sono sempre più protagoniste nella sanità territoriale – ha aggiunto Letizia Moratti, vicepresidente della Regione Lombardia con delega al Welfare, intervenuta in video – La diffusione capillare è un valore aggiunto su cui fare sempre più leva per migliorare la capacità di presa in carico dei soggetti fragili, dei cronici e anche in termini di profilassi e prevenzione. Come previsto dal Dm 71, la farmacia entra di diritto nel sistema organizzativo territoriale. Nell’emergenza le farmacie sono state capaci di supportare validamente il sistema sanitario anche attraverso l’erogazione di ulteriori servizi indispensabili, come la somministrazione del vaccino anti-Covid e dei tamponi, aiutando le strutture sanitarie a gestire le lunghe code e le richieste dei cittadini spaventati».
L’intervento di Federfarma e Sunifar
Sul palco del Convegno si sono poi alternate anche diversi rappresentanti di Federazioni e Associazioni di categoria. Secondo Marco Cossolo, presidente di Federfarma le farmacie, durante l’emergenza sanitaria hanno offerta «una risposta di due tipi. Una spontanea, per aiutare i cittadini nei primi momenti di emergenza, e una strutturata, collaborando con le istituzioni alle norme necessarie per fornire i nuovi servizi al Paese». Ciò ha contribuito ad accrescere la fiducia del cittadino verso la farmacia «e, di conseguenza, un aumento della considerazione che la politica ha dell’importante ruolo del farmacista e della farmacia». Ora diventa dunque fondamentale consolidare tale processo di crescita e mettere tutte le farmacie «in condizione di poter offrire lo stesso standard qualitativo di servizi».
«Quella di cui parliamo oggi è una farmacia nuova, proiettata nel futuro, che guarda all’Europa e che lo fa con grande attenzione – ha aggiunto Roberto Tobia, presidente del PGEU e segretario di Federfarma nazionale – Ora è necessario riorganizzare il sistema partendo dalle esperienze che abbiamo vissuto, con obiettivi che rafforzino il nostro ruolo nell’assistenza al paziente».
Durante l’emergenza sanitaria, un ruolo centrale è stato ricoperto dalle farmacie rurali, punto di riferimento anche per le aree del Paese più difficili da raggiungere. «Siamo stati un importante supporto del Ssn, proprio nel momento in cui ha mostrato il fianco scoperto sul fronte dell’assistenza territoriale – ha dichiarato il presidente del Sunifar Gianni Petrosillo – È giunto il momento di riprogrammare il futuro della farmacia, tenendo conto dei nuovi ruoli acquisiti e di come questi possano portare valore aggiunto nella riprogrammazione del territorio». Tra gli strumenti necessari per compiere tale processo, la nuova Convenzione, il nuovo modello di remunerazione e il DM 71.