Tamponi nelle farmacie, nessuna tracciabilità con il fai-da-te

Stando ad una recente rilevazione, le farmacie territoriali che effettuano tamponi antigenici sono ormai l’83%. Nel ribadire il loro impegno anche a garantire il prezzo concordato delle mascherine FPP2 a 0,75Euro – ad aderire all’accordo sono state il 93% delle farmacie – il presidente Federfarma Marco Cossolo ha recentemente invitato alla prudenza circa i kit fai-da-te, sia per il rischio di una erronea esecuzione, sia per il mancato tracciamento.

In queste ultime settimane, con la recrudescenza del Covid-19 a causa della variante Omicron, il numero di contagi ha subito una impennata repentina e drammatica. Al contempo, è aumentato anche il numero di tamponi antigenici fino a raggiungere una media di 1,2 milioni di test processati al giorno. Un risultato, questo, fino a pochi mesi fa inimmaginabile, reso possibile grazie alla crescente adesione delle farmacie che – stando ai dati di una recente rilevazione – sono passate da un iniziale 68% all’attuale 83% nell’esecuzione dei test per il tracciamento dei casi di positività.

Diffidare dai kit fai-da-te

In occasione di un recente intervento, il Presidente Nazionale di Federfarma, Marco Cossolo, ha ribadito l’impegno dei presidi territoriali nella battaglia al Covid, dall’esecuzione dei tamponi al prezzo concordato delle mascherine FPP2 a 0,75 Euro per non gravare sul bilancio delle famiglie e consentirne l’acquisto a tutti, mettendo al contempo in guardia sui kit fai-da-te che rischiano di essere poco affidabili per una cattiva esecuzione e non garantiscono il tracciamento.

L’80% dei kit fai-da-te sono prodotti in Paesi orientali, ma questo non incide in alcun modo sulla qualità del test. Finché risultano contrassegnati dal marchio CE con il numero identificativo di quattro cifre, sono assolutamente attendibili ovunque vengano acquistati. Le criticità sono rappresentate sia dalla necessità di tracciamento dell’esito che dalla modalità di esecuzione, l’errore più comune quando lo si esegue in autonomia è quello di fare il prelievo seguendo una procedura scorretta.

Il protocollo per i tamponi rapidi, ha quindi ricordato ancora il Presidente Federfarma è stato concepito come un supporto ai cittadini durante la campagna di vaccinazione, e il mio auspicio, lo ribadisco, è sempre quello di vedere, piuttosto, le persone recarsi in farmacia o dove preferiscono per vaccinarsi.