I medici allergologi dell’Associazione allergologi immunologi italiani territoriali e ospedalieri (Aaiito) hanno fornito dei consigli su come evitare eritemi e ustioni durante l’esposizione solare e, più in generale, su come godere dei benefici dei raggi luminosi senza subire le conseguenze dannose per la salute.

Consigli validi per un’estate senza difficoltà

«La cute è un organo la cui integrità anatomica e funzionale è fondamentale per la difesa nei confronti dell’ambiente esterno – commenta Riccardo Asero, presidente Aaiito – basti pensare ai frequentissimi eventi micro-traumatici cui siamo esposti tutti i giorni, agli agenti infettivi, a quelli tossici e anche agli allergeni. I pazienti affetti da dermatite atopica, per esempio, si sensibilizzano frequentemente per via percutanea a causa dell’alterata permeabilità della loro pelle. È essenziale, pertanto, averne cura, per conservarne la funzione difensiva».

Attenzione a chi utilizza farmaci fotosensibilizzanti. «Se in generale la terapia delle forme lievi consiste in bagno freddo, creme emollienti, lenitive e antinfiammatorie come cortisonici a bassa potenza – spiega Myriam Zucca, dermatologa e allergologa Aaiito – il rischio aumenta per un paziente che fa uso di farmaci fotosensibilizzanti quali antibiotici come le tetracicline o i chinolonici, retinoidi sia per via orale sia locale, tra i quali i farmaci per la cura dell’acne come l’isotretinoina, i gel a base di benzoilperossido, i topici antinfiammatori non steroidei (Fans) specie il ketoprofene e, più in generale, cosmetici contenenti profumi».

Patologie che possono migliorare con i raggi solari

Non sempre il sole è dannoso. Se l’esposizione solare, infatti, è sempre controindicata per i pazienti affetti da patologie come lupus eritematoso sistemico, dermatomiosite, eruzione polimorfa solare, porfiria, le forme più comuni di psoriasi e di dermatite atopica possono invece migliorare con una graduale e corretta esposizione solare. Lo stesso vale per la forma iniziale della micosi fungoide, che è un linfoma cutaneo. Per queste patologie è prevista proprio la fototerapia, durante l’inverno, con l’utilizzo di cabine disponibili nei centri dermatologici.

Reazioni da eccessiva esposizione

L’eritema solare è una reazione infiammatoria cutanea acuta che fa seguito a un’eccessiva esposizione al sole o ad altre fonti di radiazioni ultraviolette, come lettini abbronzanti o lampade per fototerapia. Nella maggior parte dei casi è un’ustione di 1° grado che compare alcune ore dopo l’esposizione e raggiunge un picco a 12-24 ore con eritema ed edema intenso molto pruriginoso. Se l’esposizione è stata lunga e la pelle del paziente è chiara si può avere una reazione intensa, con un’ustione di 2° grado e la comparsa di bolle, dolore e sintomi generali come febbre, malessere, nausea e vomito.

Filtri solari e fattori di protezione

Il fototipo cutaneo classifica la pelle in base al colore e alla sensibilità agli UV con un numero da 1 a 6 (Fitzpatrick 1988) e dà informazioni sulla suscettibilità ai raggi solari e sulla protezione da scegliere. Per i fototipi 1 e 2 è consigliabile l’uso preventivo di agenti fotoprotettivi, anche per via orale, contenenti antiossidanti quali Polypodium leucotomos, iniziando due mesi prima dell’esposizione e poi per tutta l’estate.

Gli attuali filtri solari, contenuti nei prodotti solari regolamentati dalle direttive della Comunità Europea, proteggono sia per gli UVB sia per gli UVA, ma solo quelli colorati per la luce visibile [1]. Il fattore di protezione solare (Spf) indica il valore di protezione fornita dal prodotto solo nei confronti dei raggi UVB, ma ora c’è l’obbligo della presenza anche di un filtro che protegga dagli UVA nel rapporto di 1/3 rispetto agli UVB.

«Il fattore di protezione solare va da un minimo di 6 a un massimo di 50 – sottolinea Zucca – ma la protezione è garantita solo se l’applicazione del prodotto è frequente, ogni due ore e sempre dopo il bagno, e in quantità adeguata. Infine, un’altra raccomandazione: per l’uso della luce solare artificiale vanno usati solo i dispositivi con marchio CE».

Bibliografia

  1. Amaris N.Geisler e altri:“Visible Light part 2.P hotoprotection against visible and ultraviolet light” J Am Acad Dermatol. 2021 May;84(5):1233_1244.