La tavola rotonda “Sanità per tutti: un sistema con data di scadenza?”, programmata per il 21 agosto all’interno del Meeting di Rimini, è stata organizzata con lo scopo di creare un confronto e un’occasione di dibattito sul tema relativo alla sostenibilità del sistema sanitario nazionale che oggi risulta non sostenibile.
Alla luce dei dati ISTAT riferiti all’anno 2021, quasi una persona su quattro (23,5%) ha dai 65 anni in su, e si prevede che il dato salirà al 34,9% nel 2050. Si assiste a un cambiamento demografico e occorre essere pronti ad affrontare dal punto di vista sanitario, una società sempre più anziana che convive con patologie croniche, in una condizione di comorbilità e, di conseguenza, di polifarmacoterapia.
Gli obiettivi principali
Giorgio Bordin in qualità di presidente Medicina e Persona, Raffaele Donini, coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni, il professore ordinario di economia e management presso il Politecnico di Milano, Fabio Pammolli e Riccardo Zagaria, amministratore delegato di DOC Generici, hanno tratteggiato le peculiarità di un Sistema Sanitario che, ponendo al centro il paziente, dovrebbe essere sostenibile, amico, sussidiario e solidale.
«L’invecchiamento della popolazione e il conseguente incremento nell’assunzione di farmaci impatta sia sulle tasche dei cittadini che sul sistema sanitario», afferma Riccardo Zagaria, amministratore delegato di DOC Generici.
«DOC è da sempre in prima linea nella formazione con l’obiettivo di incrementare la cultura della salute sostenibile anche economicamente, attraverso l’uso del farmaco generico, che per il suo costo più contenuto favorisce una maggiore aderenza alla terapia farmacologica prescritta».
Il SSN deve garantire a tutti l’accesso alle cure e alle terapie, in funzione dell’emergenza, della cronicità e di quanto la patologia sia acuta e per questo, occorre un adeguato finanziamento. «Uno degli elementi fondamentali per la sostenibilità del sistema sanitario riguarda l’aspetto economico».
Secondo gli ultimi dati del rapporto OSMED si osserva una crescita della spesa pro capite e dei consumi con l’aumentare dell’età.
La riduzione della spesa potrebbe essere favorita dall’adozione di farmaci equivalenti, definiti dalla stessa AIFA, come «un medicinale che, oltre a contenere nella propria formulazione la stessa quantità di principio attivo, ha anche una bioequivalenza dimostrata da studi appropriati di biodisponibilità con un altro medicinale di riferimento con brevetto scaduto».
Puntare alla digitalizzazione
Alla tavola rotonda ha voluto partecipare anche il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha inviato un commento sui temi trattati.
Secondo il Ministro, occorre puntare sulla digitalizzazione: la telemedicina offrirà un’occasione per potenziare la sanità di prossimità, così come il Fascicolo elettronico che è ormai, entrato nella fase operativa. Solo così si può ripensare una medicina pubblica più vicina alle persone e più innovativa.