Commissione Europea: le indicazioni contro la carenza di farmaci

In una recente comunicazione, la Commissione Europea fornisce le proprie raccomandazioni per mantenere gli stock di medicinali a livelli adeguati durante tutta l’emergenza sanitaria, con alcuni consigli specifici per razionalizzare le vendite in farmacia    

Lo scorso 8 aprile la Commissione europea ha pubblicato una comunicazione dal titolo “Orientamenti sull’approvvigionamento ottimale e razionale di farmaci per evitare carenze durante la pandemia di Covid-19”. Il documento fornisce indicazioni agli Stati membri per  l’approvvigionamento, la distribuzione e l’utilizzo di tutti i farmaci che potrebbero essere a rischio di carenza in seguito alla pandemia di Covid-19.

Evitare le scorte da parte dei pazienti

Una sezione, in particolare, è dedicata alla “ottimizzazione delle vendite nelle farmacie”, soprattutto per evitare che i pazienti in questo periodo acquistino farmaci in quantità superiori alla media. Molte persone, infatti, potrebbero essere indotte a crearsi delle scorte di farmaci per evitare di recarsi in farmacia ed esporsi al rischio di contagio. Una recente indagine di Omnibus, in effetti, conferma questa possibilità, almeno in Italia. Il 28% degli italiani, soprattutto over 45, evita infatti di recarsi fisicamente in farmacia, sebbene quasi tutti (97%) neghino di fare scorta di medicinali a causa dell’emergenza sanitaria. Per evitare questa tentazione, comunque, un primo provvedimento da parte degli Stati membri dovrebbe essere quello di incoraggiare misure di consegna alternativa dei medicinali, in particolare introducendo servizi a domicilio, almeno per le categorie più a rischio. Per i farmaci più soggetti a carenza o a un aumento della domanda, la distribuzione in farmacia dovrebbe essere formalmente limitata, restringendone la dispensazione alle quantità necessarie per un mese di cura.

Vendite online

Per i farmaci essenziali, un’ulteriore possibilità potrebbe essere quella di limitarne temporaneamente le vendite via web in modo da controllarne meglio la distribuzione. Riguardo questo tipo di canale, la Commissione suggerisce anche di rafforzare la promozione del logo comune dell’UE che certifica le attività online che operano legalmente per evitare il rischio di contraffazione. Il documento pone l’accento anche sulla necessità di un’azione comunicativa efficace. In particolare, raccomanda di promuovere l’uso razionale dei medicinali, «rassicurare il pubblico in merito alla disponibilità e all’uso sicuro dei farmaci», informare i cittadini su tutte le indicazioni fornite dall’Agenzia europea per i medicinali.

Garantire un’equa distribuzione

L’accumulo di scorte, comunque, dovrebbe essere evitato non solo da parte dei pazienti, ma anche a opera dei grossisti, delle farmacie e perfino degli stessi Stati membri. «Questi ultimi – spiega la comunicazione – devono garantire che i farmaci essenziali siano disponibili negli ospedali e nelle farmacie che più ne hanno bisogno, indipendentemente dalla loro ubicazione. La costituzione preventiva di scorte da parte degli Stati membri mette a rischio l’approvvigionamento di tutti i Paesi. A maggior ragione, la costituzione di scorte a livello locale può essere ancora più dannosa: gli Stati membri dovrebbero pertanto impedire la costituzione di scorte da parte dei grossisti e delle farmacie (comprese le farmacie ospedaliere)». Resta comunque a carico degli Stati garantire che ogni fase della filiera di distribuzione del farmaco ne riceva le necessarie scorte.