Covid-19: garantire la sicurezza in laboratorio

L’aderenza alle procedure di sicurezza per la pulizia e manutenzione del laboratorio galenico acquisisce ancora maggiore valore alla luce dei dirompenti eventi che hanno investito la Sanità

Da tempo viene sottolineata l’importanza delle pratiche che consentono il contenimento della carica microbica nell’ambito degli standard di sicurezza previsti e specifici per i singoli ambienti del settore sanitario. Già nei piani di contrasto all’antibiotico resistenza era stata richiamata l’attenzione sulla necessità di dotarsi di procedure opportune e di verifiche periodiche della loro efficacia. Oggi l’emergenza Covid-19 amplifica la rilevanza di queste operazioni.

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Le procedure di igienizzazione sono la detersione, la disinfezione, la sanificazione, la sanitizzazione, la sterilizzazione e la bonifica

Pulizia e disinfezione sono l’una propedeutica all’altra ma, dal punto di vista della carica microbica rimossa, sia quantitativamente che qualitativamente differenti fra loro e rispetto a procedure quali la sanificazione e la bonifica.

Cosa si intende per detersione

Per detersione si intende l’insieme di operazioni che occorre praticare allo scopo di rimuovere le impurità e lo sporco, senza igienizzazione. Ne consegue che i detergenti, sia naturali (saponi) che sintetici, siano prodotti che contribuiscono al mantenimento di condizioni di igiene personale e delle superfici accettabili e che riducono la presenza di germi. Questo tenuto conto del fatto che per igiene si intende la pulizia da sporco e impurità visibili. I detergenti sono di fatto tensioattivi, sostanze che riducono la tensione superficiale fra la superficie da pulire e lo sporco, favorendone l’asportazione. La commercializzazione di questi prodotti è subordinata solo a valutazioni sotto il profilo della sicurezza del consumatore e dell’ambiente.

La disinfezione

Generalmente, la pulizia rappresenta un intervento preliminare, propedeutico ai fini di fasi successive, quali la disinfezione, che consiste in un’igienizzazione più profonda, che conduca alla drastica riduzione della presenza di batteri, funghi e virus, fino a un livello di sicurezza ritenuto compatibile con la circostanza. La disinfezione deve essere sempre preceduta dalla detersione, per evitare che residui di sporco possano comprometterne l’efficacia. Vasto è il numero di sostanze capaci di distruggere, eliminare, diminuire o impedire l’azione dei microrganismi: tutti prodotti non di libera vendita, ma soggetti a procedura autorizzativa armonizzata a livello nazionale ed europeo. La normativa in merito fa riferimento al Regolamento UE sui Prodotti Biocidi (n. 528/2012), che esclude dalla definizione dei disinfettanti tutti i detergenti (detersivi liquidi e in polvere) privi di una reale attività disinfettante.

La differenza tra sanificazione e sanitizzazione

Di stretta pertinenza della pulizia di superfici, macchine e strumenti impiegati nell’industria alimentare, la sanificazione è un intervento che si colloca a metà fra la pulizia e la disinfezione e che si avvale dell’uso di detergenti allo scopo di ridurre il numero di contaminanti microrganici e assicurare ai substrati trattati una carica microbica compresa entro i limiti previsti. Per sanitizzazione si intende invece una metodica che sfrutta l’impiego di disinfettanti per mantenere per un tempo relativo il livello di sicurezza e di decontaminazione nei limiti fissati dalle norme igieniche su oggetti o superfici. Per effettuare la sanitizzazione viene generalmente usata una soluzione disinfettante preparata di fresco, che permetta in tempi relativamente brevi di portare la flora microbica a livelli ritenuti sicuri. L’applicazione può procedere all’aperto, come accade in questo periodo nell’ambito del contenimento del contagio da SARS-CoV-2, utilizzando una soluzione diluita di ipoclorito di sodio 1.000 ppm di cloro attivo disponibile, pari a una soluzione al 2% di ipoclorito di sodio.

Sterilizzazione o bonifica?

Se lo scopo è, invece, l’eliminazione del 100% dei germi, occorre procedere con la sterilizzazione, operazione che consiste nella totale rimozione dei microbi, nella distruzione di tutte le forme viventi su un determinato substrato o in un ambiente. La sterilizzazione permette di eliminare anche le spore, fra cui quelle del Clostridium tetani e quelle del Bacillus cereus (responsabile di alcune forme di tossinfezione alimentare), gli organismi più resistenti in campo microbiologico. Nel caso di procedure di pulizia e disinfezione mirate a privare un ambiente o un’apparecchiatura di qualsiasi residuo lasciato in sede da lavorazioni precedenti, si parla di bonifica, intervento che comprende operazioni finalizzate ad abbattere il rischio di cross-contaminazione.