Ad oggi, sono 32 milioni i cittadini europei che soffrono di diabete. Una patologia responsabile di 686mila decessi annui, quarta causa di morte nella UE.

Dati questi che, stando ad accreditate previsioni, raddoppieranno nel corso del prossimo trentennio. Si tratta dunque di una emergenza sanitaria che richiede risposte urgenti. 

Gli obiettivi del documento EUDF

Da queste premesse è nato il documento di impegno rivolto ai candidati delle elezioni europee 2024, articolato in 15 raccomandazioni che evidenziano le priorità che l’UE dovrebbe supportare affinché gli Stati Membri sviluppino giuste politiche sul diabete; quattro gli ambiti chiave sui quali intervenire: identificazione precoce; cure eque di elevata qualità; valorizzazione delle persone; sostegno a scienza e tecnologia.

EUDF – European Diabetes Forum, punta in questo modo a garantire una assistenza integrata per il diabete, intesa sia come visione comune e collaborativa per le istituzioni a livello europeo sia per quanto riguarda le soluzioni da sviluppare all’interno dei singoli Stati Membri.

Puntare sulla prevenzione per ridurre le complicanze

Puntare quindi alla cura, ma anche alla prevenzione, con una conseguente riduzione delle complicanze della patologia, impatterà significativamente sia sulla vita dei pazienti sia sulla spesa a carico dei servizi sanitari nazionali. Basti pensare che circa il 75% della spesa europea per il diabete – ben 104 miliardi di euro nel 2021 – viene utilizzato per gestire le sole complicanze, evitabili.

Ancora, EUDF con questo documento punta ad abbattere lo stigma della persona con diabete che spesso mette il paziente ai margini della vita sociale.

I firmatari del documento

Primi firmatari del documento, insieme al Coordinatore European Diabetes Forum Italia, Professor Agostino Consoli, e al Presidente European Diabetes Forum, Professor Stefano Del Prato, sono stati proprio in occasione della Conferenza: il Professor Riccardo Candido, Presidente AMD e FeSDI, e il Professor Angelo Avogaro, Presidente SID e Past President FeSDI, oltre ad una lunga lista di presidenti e rappresentanti di società scientifiche e associazioni di pazienti del mondo del diabete.

Piace qui ricordare che il documento, tradotto in 9 lingue, è stato presentato contemporaneamente in tutti gli Stati Membri, nella speranza di fornire ai governi e alle istituzioni spunti importanti e una ulteriore sensibilizzazione rispetto al problema.

L’impegno di EUDF Italia 

«L’Italia si è impegnata sin dal primo momento nell’implementazione di questo documento di impegno contenente le priorità della comunità diabetologica sul diabete in vista delle elezioni Europee 2024. L’adesione a questo documento, con la promessa di impegno a sostegno della comunità diabetologica, da parte di quindici parlamentari italiani appartenenti trasversalmente a tutti gli schieramenti, è la dimostrazione che la politica italiana presta attenzione al tema del diabete e all’urgenza di sostenere con atti concreti le persone che vivono con questa malattia, i loro familiari e, allo stesso tempo, il sistema sanitario. Questo evento si rivolge anche a tutta la comunità scientifica e al mondo delle associazioni dei pazienti affinché il suo contenuto possa divenire patrimonio comune e, al contempo, la sua piena condivisione possa rafforzare l’impegno per la traduzione dei risultati della ricerca in azioni politiche per una migliore cura del diabete», ha sostenuto il Professor Consoli, Coordinatore di EUDF Italia.

L’interesse dell’Europa per il Diabete

La Comunità Europea ha dimostrato particolare interesse al problema del diabete come evidenziato dalla Risoluzione promulgata nel novembre 2022.

«Quell’impegno rappresenta lo spunto affinché venga garantita, sempre più, una migliore qualità di vita e di cura alle persone affette da diabete, facilitando, in tal modo, la prevenzione della malattia e delle sue complicanze, e garantendo un’accessibilità alle cure uniforme in tutti i Paesi membri; sostenendo la ricerca scientifica e la tecnologica in ambito diabetologico. Il fine è quello di valorizzare le persone con diabete permettendo loro di lavorare al raggiungimento dei loro personali obiettivi e quindi contribuire attivamente allo sviluppo della società (..)», ha evidenziato il Professor Del Prato, Presidente EUDF.

La campagna FeSDI #MettiamoInFuoriGiocoIlDiabete

L’iniziativa è stata anche l’occasione per annunciare, ad un anno dall’unione di AMD e SID in FeSDI, alleanza per il diabete, la campagna #MettiamoInFuoriGiocoIlDiabete in onda durante la 21esima giornata di campionato lega calcio serie A TIM.

Il messaggio che si vuole inviare è duplice: da una parte, sottolineare che nella cura del diabete non si è mai soli, ma c’è una squadra intorno al soggetto capitanata dal diabetologo; dall’altra, che il diabete non deve rappresentare un ostacolo alla realizzazione dei sogni.

«Attraverso questa campagna, FeSDi vuole promuovere una maggiore consapevolezza sull’importanza della prevenzione e del supporto per coloro che vivono con il diabete, invitandoli a rivolgersi al proprio diabetologo come principale punto di riferimento del team diabetologico per una gestione della malattia di prossimità che non lasci mai indietro la persona con diabete», ha sottolineato il Professor Candido, Presidente FeSDI e AMD. Utilizzare lo sport per la campagna è un ulteriore modo per sottolineare l’importanza dell’attività fisica per le persone con questa patologia.