Il dolore oncologico è una condizione comune nel paziente con tumore. Una sintomatologia che investe le quattro dimensioni fondamentali della persona – la sfera fisica, la sfera psicologica, la sfera sociale e relazionale, e la sfera spirituale – tanto da poter essere definito come “dolore totale”.

Presente nel 30-50% dei pazienti nelle prime fasi della malattia, il dolore oncologico è sempre più ricorrente negli stadi avanzati della patologia interessando il 70-90% dei pazienti. La principale causa scatenante è la patologia stessa o le sue metastasi, (70% dei casi) mentre rivestono minore importanza le terapie assunte o altri trattamenti.

Un’ampia proposta farmacologica

«Il dolore in ambito oncologico è una condizione del paziente che non può essere ignorata», esordisce la dottoressa Omodeo Salé, Direttore Farmacia Ospedlaiera IEO-CCM. «Spesso si tende a considerarlo come qualcosa di ineludibile dalla malattia tumorale. Ma non è così: il dolore oncologico può essere efficacemente contrastato garantendo al paziente una migliore condizione di vita. L’armamentario terapeutico a disposizione del clinico si è ulteriormente ampliato grazie all’introduzione di sostanze come la cannabis, mutuata da altri ambiti terapeutici e oggi utilizzata sempre con maggior consapevolezza anche in oncologia. Sono disponibili nuove forme di somministrazione più complianti per il paziente (per via transdermica o sublinguale) di farmaci che in passato venivano assunti per os o per via endovenosa. Si è lavorato sull’evoluzione di alcuni principi attivi, ma soprattutto della tecnica farmaceutica al fine di rendere rapidamente disponibile il principio attivo in circolo e velocizzare la sua azione antalgica».

Grazie all’ampio repertorio di farmaci disponibili la terapia può essere oggi estremamente personalizzata con l’obiettivo di controllare o risolvere la sintomatologia dolorosa. Una terapia quindi ad hoc che tenga conto dell’età del paziente, delle sue condizioni generali di salute, delle eventuali comorbidità, delle terapie in atto delle caratteristiche del dolore oncologico.

Un manuale di pronta consultazione

Il farmacista svolge un ruolo importante nell’informare il paziente sulla terapia, sulle modalità di somministrazione, le eventuali controindicazioni, le possibili interazioni con altri medicinali, gli effetti indesiderati più comuni… Per supportarlo in questo importante compito, il Gruppo editoriale Tecniche Nuove pubblicail Manuale tascabile sulle terapie per il dolore oncologico”, un testo a cura del Servizio di Farmacia Ospedaliera e della Divisione Cure Palliative e Terapia del Dolore dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) con il patrocinio della SIFO – Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie.

Nato dalla collaborazione tra farmacisti e terapisti del dolore dello IEO, il manuale è stato pensato per consentire al farmacista al banco di accedere rapidamente a tutte le principali informazioni relative alla terapia per il dolore oncologico.

In 16 pratiche schede vengono trattati sinteticamente i principi attivi più utilizzati la classe, la via e la modalità di somministrazione, il monitoraggio – quindi l’aggiustamento della posologia e/o le controindicazioni – le interazioni con altri medicinali, gli effetti indesiderati, la stabilità. Il manuale tratta i coadiuvanti analgesici, i cannabinoidi, questi ultimi tra le più recenti novità nella gestione del dolore oncologico, e riassume in pratiche tabelle esplicative altre indicazioni chiave.

«Si tratta di un prezioso strumento di consultazione pensato per il farmacista ospedaliero e di territorio, ma anche per il clinico e l’infermiere, in grado di fornire tutte le informazioni necessarie per poter approcciare la terapia del dolore, dirimere i dubbi su questo tema e dare risposte rapide al proprio interlocutore», conclude la dottoressa Omodeo Salé.