Dalla Cina i primi risultati di un promettente nuovo trattamento contro il glaucoma. Si tratta di lenti a contatto intelligenti wireless a doppio strato integrate per il rilevamento elettrico in situ della pressione intraoculare e la somministrazione di farmaci anti-glaucoma su richiesta. I risultati preclinici sono stati pubblicati su Nature Communications

Uno studio molto promettente per chi soffre di glaucoma potrebbe presto arrivare dalla Cina. Si tratta di lenti a contatto smart, in grado di percepire l’aumento della pressione oculare e quindi rilasciare farmaci anti-glaucoma secondo necessità. I risultati preclinici della ricerca condotta dal team della Sun-Yat Sen University sono stati pubblicati recentemente su Nature Communications.

Le lenti a contatto intelligenti

Si tratta di lenti a contatto morbide, mini invasive al pari di normali lenti a contatto e prive di batteria. I test preclinici sono stati effettuati su maiali e conigli. Le lenti rappresentano un dispositivo teranostico, crasi di diagnosi e terapia, in grado di misurare, grazie ai piccoli sensori che producono un segnale elettrico, le variazioni e quindi l’aumento della pressione oculare. Di fronte all’aumento della pressione oltre i livelli di guardia, i dispositivi, grazie all’aiuto dei sensori elettrici, sono in grado di rilasciare farmaci anti-glaucoma, fino ad allora conservati in uno strato di idrogel all’interno del cristallino

I test effettuati sui conigli hanno mostrato che il farmaco rilasciato dalle lenti ha ridotto gradualmente la pressione oculare di circa un terzo nei successivi 30 minuti, consentendo inoltre di mantenere il livello della pressione stabile più a lungo rispetto a quanto è oggi possibile con la somministrazione di un normale collirio.

Risultati promettenti

Dispositivi di questo tipo, mini-invasivi da non interrompere lo svolgimento delle normali attività del quotidiano, ma al contempo in grado di tenere maggiormente sotto controllo il livello di pressione intra-oculare (che può variare anche molto a seconda dei ritmi circadiani e delle attività del soggetto) potrebbero rappresentare un’innovazione straordinaria per i pazienti con glaucoma, una patologia oculare che porta ancora, in molti casi, alla definitiva perdita della vista. Per ora, prima dei test clinici, saranno necessarie ulteriori ricerche. Tuttavia, i ricercatori cinesi si sono detti fiduciosi.