Soffrono di mal di schiena circa il 25% dei lavoratori. È probabilmente la terza causa di assenza dal lavoro dopo l’influenza e le malattie delle prime vie respiratorie. Oltre al “semplice” dolore trattabile con farmaci da banco, il mal di schiena è causa di un elevato numero di ricoveri ospedalieri e interventi chirurgici.

Secondo il Sistema Informativo Sanitario Nazionale (SISN), è la principale causa di disabilità tra le persone sotto i 45 anni. Negli individui over 50 anni la percentuale di chi ha dolori alla schiena oscilla tra il 60 e l’80%.

Le cause del mal di schiena

Capita spesso che in farmacia vengano richiesti rimedi per il mal di schiena. Da un punto di vista medico parliamo di lombalgia o dorsalgia, sintomi dolorosi che si manifestano a livello della fascia dorsale, la cui origine può avere varie cause. Il mal di schiena può essere un dolore di tipo acuto o cronico. È un dolore di tipo acuto quando si manifesta a seguito di un trauma, come una caduta o un movimento sbagliato.

Si parla di mal di schiena cronico quando è causato da abitudini posturali errate, attività sportiva eccessiva o svolta in maniera non corretta. Altre cause da non sottovalutare sono la malocclusione dentale, il colon irritabile, l’obesità e persino lo stress. Il dott. Eric Hurwitz, dell’Università delle Hawaii a Mānoa, ha condotto due interessanti studi.

I risultati sono stati pubblicati sull’International Journal of Environmental Research and Public Health e hanno evidenziato come patologie non legate all’apparato osteoarticolare possano contribuire alla comparsa del dolore alla schiena. Nel primo studio, oltre 2.000 adulti negli Stati Uniti sono stati intervistati per un periodo di nove anni.

È stata rilevata una relazione bidirezionale tra il mal di schiena e la depressione, cioè persone colpite da mal di schiena riferivano al controllo periodico sintomi correlati alla depressione e coloro che soffrivano di depressione avevano maggiori probabilità di sviluppare dolore alla schiena.

Il secondo studio ha coinvolto 26.926 pazienti utilizzando i dati del National Health Interview Survey dal 2016 al 2018. Sarebbe stato riscontrato che quattro patologie croniche (malattie cardiovascolari, ipertensione, diabete e obesità) potrebbero aumentare significativamente le probabilità di sviluppare il mal di schiena. Ad esempio, le patologie cardiovascolari avrebbero aumentato le probabilità del 58%, l’ipertensione del 40%, il diabete del 25% e l’obesità del 34%. Percentuali che potrebbero essere destinate a salire se si aggiungono fattori come il consumo di tabacco, uno stile di vita sedentario, problemi di sonno, deterioramento cognitivo e disturbi di salute mentale.

I suggerimenti

Quando un cliente/paziente si presenta in farmacia con un problema di mal di schiena, senza una prescrizione medica, il farmacista può far scegliere se seguire un approccio di tipo allopatico o naturale.

Nel primo caso si fa affidamento a farmaci antinfiammatori non steroidei, i classici FANS, da applicare localmente o da assumere per via orale. I principi attivi più utilizzati sono ibuprofene, ketoprofene, diclofenac, paracetamolo e i giorni di terapia limitati nel tempo per i possibili effetti collaterali a carico dell’apparato gastrico e del fegato.

L’approccio naturale presenta una notevole proposta di rimedi efficaci e poco invasivi da un punto di vista di effetti collaterali.

Un rimedio interessante è l’artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens), rimedio antinfiammatorio e analgesico ottimo in caso di affezioni reumatologiche croniche, da utilizzare sia per applicazioni topiche che per via orale. L’applicazione topica di una soluzione alcolica di ortica (Urtica dioica) si è dimostrata efficace per trattare dolori degenerativi artrosici, lombalgia, sciatalgia e tendiniti conseguenti a distorsioni.

Il macerato glicerico di foglie ribes nero (Ribes nigrum MG 1 DH) ha mostrato interessanti proprietà cortison like, cioè funziona come un farmaco cortisonico senza gli effetti collaterali del cortisone di sintesi. Ha spiccate proprietà antinfiammatorie, antireumatiche, combatte efficacemente le manifestazioni articolari dolorose e si può impiegare con successo sia nei processi acuti che cronici.

Per tutti gli stati infiammatori o contusivi della schiena e del collo si è dimostrata molto efficace la crema di Arnica Montana, che aiuta ad alleviare rapidamente il dolore. È importante applicarla il prima possibile per ottenere i risultati migliori. La stessa crema è ottima anche in caso di edemi ed ematomi.

L’aloe (Aloe vera), sotto forma di gel da applicare localmente o succo puro 100% bio da assumere per via orale, è d’aiuto nei problemi osteoarticolari, come artrite, reumatismi e dolori articolari, per l’alto potere antinfiammatorio.

Ottimi si sono dimostrati i massaggi con oli essenziali. Si può preparare un olio per massaggi aggiungendo a 50 ml di olio di mandorle dolci (Prunus amygdalus dulcis) 5 gocce di olio essenziale di lavanda (Lavandula officinalis), 5 gocce di olio essenziale di eucalipto (Eucalyptus globulus) e 5 gocce di olio essenziale di camomilla selvatica (Chamaemelum mixtum). Il massaggio va eseguito sulla parte dolorante mattina e sera.

Se la causa è l’ansia

Spesso il mal di schiena è scatenato dagli stati di ansia e si manifesta con contratture che colpiscono in modo prolungato e costante il trapezio e le spalle, provocando un disallineamento della colonna e quindi mal di schiena.

L’approccio omeopatico cerca di andare all’origine del mal di schiena, che in questo caso è di natura psicologica. Tra i rimedi più impiegati vi sono Ignatia Amara e Argentum Nitricum. Col primo rimedio si cerca di tenere sotto controllo le somatizzazioni (tensioni muscolari, problemi digestivi, ecc.), il secondo rimedio invece è adatto per chi soffre di ansia da anticipazione, cioè vive nell’incertezza di ciò che potrà succedere.

Entrambi si assumono alla 9CH, 5 granuli mattina e pomeriggio a stomaco vuoto e mucosa orale pulita.