L’impatto delle malattie del cervello appare particolarmente significativo: basti pensare che malattie mentali e neurologiche interessano, nel nostro Paese, oltre la metà dei connazionali.

Altresì, su scala globale, le stesse rappresentano la seconda causa di morte e la prima causa di disabilità, con un carico crescente all’aumentare dell’invecchiamento della popolazione.

Nonostante già oggi rappresentino un burden significativo per i sistemi nazionali dei diversi Paesi, non esistono attualmente strategie per promuovere un mantenimento della salute del cervello.

La strategia italiana per la salute del cervello 2024-2031

Al fine di colmare almeno parzialmente questo gap, la Società italiana di Neurologia, SIN, ha lanciato, in occasione della Settimana Mondiale del Cervello (11-17 marzo), la Strategia Italiana per la Salute del Cervello 2024-2031 – SISAC, attraverso la quale implementare il piano globale di azione voluto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS, per ridurre l’impatto di tutte le malattie del cervello.

La strategia si basa su un’alleanza che metta insieme tutti gli interlocutori di programmazione sanitaria, prevenzione, ricerca, diagnosi, cura, riabilitazione e sociale. 

Il Manifesto “One Brain, One Health”

Lo scorso 12 marzo presso la Camera dei Deputati, la SIN ha presentato il Manifesto “One Brain, One Health” che racchiude i punti cardine della strategia nazionale, individuando le priorità da implementare nei prossimi anni attraverso un lavoro di squadra che coinvolga tutti gli attori coinvolti a vario titolo nella salute del cervello.

«Attraverso la Strategia Italiana per la Salute del Cervello – ha dichiarato in quella sede il Alessandro Padovani, Presidente della Società Italiana di Neurologia – la SIN ha voluto dare al nostro Paese la possibilità di essere tra i primi a adottare soluzioni concrete per valorizzare, promuovere e proteggere il Cervello durante l’intero arco della vita e in tutte le fasce della popolazione. Per affrontare questa enorme sfida sono necessarie azioni diverse che mirino ad una maggiore consapevolezza, istruzione, ricerca, ma anche a nuovi approcci integrati di sanità pubblica (Global Health) e empowerment della popolazione. La collaborazione tra coloro che si occupano dei diversi ambiti della neurologia, della psichiatria, della neuropsichiatria, della psicologia, della neuroriabilitazione e, in generale, della ricerca e della cura in neuroscienze, è un requisito irrinunciabile per migliorare l’efficacia degli interventi e per diminuire l’impatto delle patologie neurologiche e mentali (One Brain)».

Il titolo del manifesto “One Brain one health” fa riferimento – al primo punto – al fatto che occorre ricomporre la frammentazione esistente rispetto alle diverse malattie del cervello. Con “One health” invece si riconosce la salute del cervello come parte di un concetto di salute globale in cui tutti gli aspetti sono tra loro interconnessi.