In oltre 2.750 farmacie aderenti, dal 17 al 24 novembre, si svolgerà l’XI edizione di “In Farmacia per i bambini”, iniziativa nazionale realizzata dalla Fondazione Francesca Rava NPH – Italia ETS insieme al Network KPMG.

In Farmacia per i bambini ha ricevuto per otto anni consecutivi la Medaglia del Presidente della Repubblica e si svolge con il patrocinio della Regione Lombardia, dei Comuni di Milano, Genova e Verona. I partner istituzionali sono Federfarma e Cosmofarma, con il Patrocinio di FOFI, Farmindustria, Assosalute ed Egualia; Martina Colombari è testimonial dell’iniziativa nazionale e volontaria della Fondazione Francesca Rava.

L’iniziativa è volta alla sensibilizzazione dei diritti dei bambini e alla raccolta di farmaci e prodotti baby-care per i minori in povertà sanitaria. Tema cardine è One Planet, One Health, per la sostenibilità, sociale e ambientale. Grazie a questa iniziativa nazionale sono stati raccolti, in 10 edizioni, oltre 1 milione e mezzo di prodotti che sono stati donati a 4000 enti beneficiari in Italia e all’ospedale pediatrico Saint Damien in Haiti.

In questo senso le farmacie rappresentano un anello centrale in quanto servizio di prossimità per eccellenza e promotrici di iniziative a sostegno della prevenzione e del benessere.

In Italia ben 12.000 farmacie, infatti, hanno aderito al progetto con al loro fianco 22.000 volontari. Insieme sono stati in grado di aiutare più di 212.000 minori in povertà sanitaria. Per questa occasione, in tutte le farmacie aderenti sarà distribuita la nuova Carta dei Diritti dei bambini dedicata al tema One Planet One Health. La carta metterà il bambino di fronte a scelte che possono essere positive/negative per il nostro pianeta, attraverso un simpatico gioco-labirinto.

Progetto Ninna Ho

Inoltre, tramite il progetto Ninna Ho, primo progetto nazionale contro l’abbandono neonatale e infanticidio, Fondazione Francesca Rava e il Network KPMG ricordano il diritto alla vita. La mission fondamentale è quello di diffondere la vigente Normativa italiana (DPR 396/2000), che consente alle future mamme, italiane o straniere in grave difficoltà, di poter partorire in anonimato e sicurezza, presso tutte le strutture ospedaliere pubbliche, per la propria salute e per quella del nascituro.