Gli italiani prestano sempre maggiore attenzione alla salute fisica e mentale, un dato questo confermato dall’importante crescita sperimentata dall’industria degli integratori alimentari, cui i connazionali fanno sempre maggiore ricorso.

In 10 anni, infatti, il mercato degli integratori italiani ha quasi raddoppiato il proprio fatturato, passando da 1,8 miliardi di euro nel 2013 a 3,5 miliardi di euro nel 2023.

Le vendite in farmacia

Stando a un’elaborazione di Integratori & Salute – l’associazione che rappresenta il comparto degli integratori alimentari in Italia, parte di Unione Italiana Food – su dati Newline riferiti al canale farmacia, nel corso dell’ultimo decennio le vendite a volume degli integratori sono aumentate del +60%, passando da 125 milioni di confezioni del 2013 ai 200 milioni di confezioni del 2023.

Le categorie più richieste

Al primo posto tra le categorie di integratori più richieste, si confermano i probiotici, con 26,5 milioni di confezioni vendute, con un aumento del 40% rispetto al 2013.

A seguire, sali minerali con 14 milioni di confezioni e vitamine, con 13,1 milioni di confezioni.

A chiudere la ‘top five’ i prodotti per la tosse e i lassativi, rispettivamente con 11,8 e 11,3 milioni di confezioni vendute nel 2023. Rispetto al 2013, in ascesa anche i prodotti per il benessere mentale, sempre più al centro dell’attenzione per molti connazionali.

Le crescite maggiori in 10 anni

Nel decennio, le categorie di integratori che hanno sperimentato la crescita più significativa sono stati: gli antiacidi e antireflusso (+205%), i prodotti per la tosse, (+180%), le vitamine (+157%), i prodotti per l’insonnia e il benessere mentale (+155%) e gli integratori per le funzioni immunitarie (+ 144%). Trend in calo invece per i prodotti per il controllo del peso (-38%) e per gli antiossidanti (-9%).