Con l’obiettivo di promuovere un uso più sostenibile dei farmaci in chiave green, riducendo così il loro impatto ambientale e i rischi indiretti sull’uomo, un gruppo di esperti europei sulla valutazione dell’impatto ambientale dei farmaci ha raccolto in un rapporto alcuni esempi di best practice messe in campo che possano stimolare l’adozione di misure efficaci nei diversi Stati Membri.
Il working group
Il gruppo di lavoro – costituito nel 2020 nell’ambito dello European Union strategic approach to pharmaceuticals in the environment – si compone di professionisti con competenze tecnico-scientifiche individuati da 13 Stati Membri, tra cui l’Italia, e alcuni rappresentanti dell’Agenzia Europea per i Medicinali – MEA e della Commissione europea.
Il rapporto: un importante spunto dal quale partire
Benché il rapporto non rifletta la posizione della Commissione europea, lo stesso rappresenta un utile spunto per riaccendere i riflettori su un tema sempre più centrale per la salute pubblica ancora parzialmente regolato da normative armonizzate a livello europeo.
Un aspetto quest’ultimo che assume maggiore rilevanza in un momento storico segnato dalla revisione della legislazione farmaceutica dell’UE finalizzata a garantire l’accesso a medicinali di qualità sicuri ed efficaci e a sostenere l’impegno dell’industria nel promuovere innovazione.
Temi trattati e obiettivi del report
Il rapporto, presentato al Pharmaceutical Committee della Commissione europea, affronta diverse aree connesse a una maggiore attenzione all’ambiente nell’uso di farmaci: dalla promozione di una maggiore appropriatezza, in particolare degli antimicrobici per il contrasto di microorganismi resistenti e dei farmaci interferenti con il sistema endocrino, all’introduzione di nozioni sull’impatto ambientale dei farmaci nei corsi di laurea; da strategie atte a ridurre il volume di rifiuti connesso all’uso di farmaci a spunti utili a promuovere una più efficace raccolta e un loro più adeguato smaltimento.
Il rapporto si sofferma, quindi, sull’importanza di una comunicazione corretta sulle conseguenze prodotte sull’ambiente dall’utilizzo di farmaci e sul rafforzamento della valutazione del rischio ambientale dei medicinali al momento della autorizzazione all’immissione in commercio.