Il 10 ottobre scorso è tornato l’appuntamento con l’Obesity Day, la campagna di sensibilizzazione e prevenzione sull’obesità promossa dal 2001 dall’ADI – Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica per tramite della sua Fondazione.

Obiettivo della 23esima edizione, che ha visto coinvolti i centri Obesity Day presenti sul territorio italiano sul tema “Come stanno i tuoi muscoli? Impara a difenderli” è stato quello di promuovere – tra i cittadini e gli operatori sanitari – una maggiore sensibilizzazione sull’importanza di prevenzione, diagnosi precoce e trattamento dell’obesità sarcopenica.

L’obesità sarcopenica

La componente sarcopenica dell’obesità – che interessa fino all’80% dei pazienti obesi anziani – viene definita come la coesistenza di eccesso di adiposità, e una scarsa massa, forza e funzione muscolare. Si tratta di un problema rilevante, considerando che il sovrappeso interessa il 41% mentre l’obesità il 14% dei cittadini italiani ultrasessantacinquenni, che, a causa del proprio peso sono esposti a limitazioni funzionali oltre 2,5 volte più dei coetanei normopeso.

I costi economici e sociali e l’importanza della prevenzione

Secondo la Commissione Europea, nel 2020 il 30% della popolazione del Vecchio Continente era rappresentato da over65 – che drenavano il 6,6% del PIL dell’Unione Europea – un dato questo che andrà certamente ad aumentare nel tempo in considerazione del progressivo invecchiamento della popolazione.

I costi sociali legati all’obesità in età avanzata sono elevati, aggravati dalla componente sarcopenica che determina importanti limitazioni funzionali per i soggetti che ne sono affetti. Prevenzione, diagnosi precoce e trattamento potrebbero ridurre i costi per le cure mediche e l’assistenza per la non autosufficienza, fino allo 0,6% del PIL.

Sensibilizzare sul problema clinico e sociale dell’obesità sarcopenica è un dovere della comunità scientifica”ha sostenuto il Presidente di Fondazione ADI, Antonio Caretto.