L’importanza di un corretto stile di vita risulta ormai un elemento dirimente per la prevenzione di un numero sempre crescente di patologie. Questo risulta particolarmente vero per quanto riguarda le malattie cardiovascolari, per le quali i fattori di rischio modificabili impattano su circa il 50% di tutte le patologie cardiovascolari.

5 fattori di rischio modificabili sono collegati a più della metà delle malattie cardiovascolari globali

E’ stato dimostrato dagli scienziati del Consorzio internazionale Global Cardiovascular Risk Consortium che cinque fattori di rischio cardiovascolare modificabili, fra cui indice di massa corporea, pressione arteriosa sistolica, colesterolemia non-HDL, fumo e diabete, sono direttamente collegati a più della metà di tutte le malattie cardiovascolari nel mondo.

Il Global Cardiovascolar Risk Consortium è coordinato dal Dipartimento di Cardiologia del Centro Universitario Heart & Vascular del Medical Center Hamburg-Eppendorf (UKE) e dal Centro tedesco per la ricerca cardiovascolare (DZHK), del quale fanno parte il Dottor Luigi Palmieri e la Dottoressa Chiara Donfrancesco del Dipartimento Malattie Cardiovascolari, Endocrino-metaboliche e Invecchiamento dell’Istituto Superiore di Sanità, ISS.

I risultati dello studio

Stando ai risultati dello studio recentemente pubblicati sul New England Journal of Medicine – che si basano sui dati di salute di un campione di popolazione composto da 1,5 milioni di soggetti provenienti da 34 Paesi – l’alta pressione arteriosa è la condizione che maggiormente risulta legata all’insorgenza di infarto del miocardio e ictus.

I cinque fattori di rischio modificabili combinati – sovrappeso, ipertensione, colesterolo alto, fumo e diabete mellito – contribuiscono al 57,2% del rischio cardiovascolare delle donne e al 52,6% degli uomini, oltre al 22,2% dei decessi nelle donne e al 19,1% negli uomini, con il livello di pressione sistolica che rappresenta l’elemento più incisivo.

L’importanza della prevenzione

Questi dati mettono ancor più in evidenza l’importanza della prevenzione dal momento che oltre la metà degli eventi legati a patologie cardiovascolari sono spiegati da fattori di rischio modificabili.

Adottare stili di vita corretti è dunque cruciale, soprattutto per quanto riguarda alimentazione, attività fisica, fumo, ed è necessaria l’adozione di interventi di prevenzione da parte dei sistemi sanitari che puntino alla loro riduzione. In tal senso, da una parte risulta importante l’azione di medici e farmacisti nel suggerire l’adozione di stili di vita sani, e dall’altra l’adozione degli stessi da parte dei cittadini.