Propoli, un antico rimedio per i malanni di stagione

La propoli, prodotta dalle api combinando cera d’api e saliva a partire dalle resine degli alberi, come difesa fisica del loro alveare, trova spesso applicazione come agente protettivo e terapeutico per l’uomo

La propoli è stata ampiamente analizzata in migliaia di studi scientifici che ne hanno confermato l’elevata attività biologica e i benefici che porta per la salute. Le comuni proprietà immuno-protettive e antiossidanti provengono dai vari componenti, che possono variare a seconda del luogo dove viene prodotta e del periodo stagionale. I composti presenti in essa comprendono: acidi fenolici, flavonoidi, esteri, diterpeni, sesquiterpeni, lignani, aldeidi aromatiche, alcoli, aminoacidi, acidi grassi, vitamine e minerali. Considerando che la funzione della propoli in natura è quella di sostenere la sterilità e proteggere l’alveare dall’esterno, le proprietà dei bioattivi presenti in essa la rendono un potente agente preventivo e terapeutico anche per l’uomo.

Proprietà riconosciute ed effetti avversi della propoli

I benefici per la salute includono l’effetto antimicrobico, cicatrizzante, cardioprotettivo e di supporto alla funzione neuronale. Il meccanismo d’azione sembra essere correlato alla sua attività antiossidante e infiammatoria, grazie all’inibizione della sintesi proteica, ai target specifici sulla membrana citoplasmatica e sulla parte cellulare (propria del mondo dei miceti), al blocco dell’enzima diidrofolato reduttasi (fondamentale per il metabolismo batterico). A partire da precedenti studi sugli animali, è stata segnalata una dose sicura di propoli pari a 70 mg/giorno.

L’effetto avverso più comune è invece l’ipersensibilità, in particolare riguardo all’applicazione topica, perché può causare reazioni allergiche, gonfiore, dermatite e orticaria.

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