Semplificare la gestione delle ricette ripetute consente ai malati cronici e politrattati di andare in farmacia una volta al mese per ritirare tutte le medicine di cui hanno bisogno e aumenta la loro adesione alle diverse terapie che devono assumere. Sono i risultati di uno studio prospettico, randomizzato e controllato condotto dalla National Community Pharmacist Association (NCPA) statunitense. Da aprile a settembre 2013 dieci farmacie hanno proposto a 1.300 loro pazienti di sincronizzare la ripetizione delle loro ricette per i diversi farmaci, che dovevano assumere cronicamente, recandosi in farmacia una sola volta al mese. La compliance è stata misurata cinque mesi prima dell’inizio e al termine dello studio.
La sincronizzazione è stata realizzata grazie a un apposito software e al lavoro del farmacista che coordinava le diverse prescrizioni del paziente (per esempio anche modificando la quantità dispensata o il tempo di ripetizione della ricetta) in modo da consegnare tutti i medicinali lo stesso giorno tutti i mesi.
I pazienti che hanno partecipato alla sincronizzazione hanno assunto la terapia 100 giorni in più all’anno rispetto a quelli che non erano inclusi nel programma (337 giorni rispetto a 234 giorni, rispettivamente). Il 90% dei pazienti nel programma di sincronizzazione ha aderito alla terapia rispetto al 56% non inclusi.
L’intervento di sincronizzazione prevedeva anche che il farmacista chiamasse il paziente, una volta al mese, per dare informazioni sulle medicine o sul loro dosaggio, per sapere se la terapia fosse cambiata in seguito a una visita o a un’ospedalizzazione e per avere conferma che il paziente avesse bisogno della terapia prima di dispensarla.