Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma e vicepresidente Utifar, è stato eletto nuovo presidente del Pgeu (Pharmaceutical group of the european union), il raggruppamento di cui fanno parte tutte le Federazioni degli Ordini dei farmacisti e le Associazioni nazionali delle farmacie europee (per l’Italia, Federfarma e Fofi). «È la prima volta che un rappresentante Federfarma ricopre questo prestigioso incarico» si legge nel comunicato con cui Federfarma annuncia l’elezione.
«Sono davvero felice di avere l’opportunità di rappresentare i farmacisti e le farmacie dell’Unione europea il prossimo anno. Sono onorato di questa nomina e mi impegno a proseguire insieme nella proficua attività a difesa della professione e a tutela di tutti i farmacisti europei» ha dichiarato il neo-eletto presidente, che ha ringraziato ringrazio Andrea Mandelli, presidente di Fofi, e Marco Cossolo, presidente di Federfarma, per il supporto alla sua candidatura.
La farmacia tra presente e futuro
«La pandemia ha evidenziato i punti di forza e le criticità dei nostri sistemi sanitari e ha chiaramente dimostrato che la rete dei farmacisti di comunità, in prima linea contro il Covid-19 sin dall’inizio, è un pilastro forte e indispensabile, capace di grande efficienza in un complesso contesto emergenziale» ha affermato Tobia. Il 2022 sarà, anche per la farmacia, un anno segnato dalla ripartenza: «ci impegneremo a dare il nostro contributo alla realizzazione di una nuova strategia farmaceutica europea volta a migliorare la gestione delle emergenze come quella relativa all’indisponibilità dei farmaci». A tal proposito, il segretario di Federfarma ha ricordato il progetto pilota cui l’Italia ha preso parte insieme a Spagna, Portogallo e Francia. «In base a questa esperienza lavoreremo con l’obiettivo di estendere a tutte le farmacie europee un sistema di segnalazione omogeneo sull’intero territorio dell’Unione».
Gli obiettivi per l’anno di presidenza
Tra gli impegni dichiarati da Tobia, inoltre, vi è innanzitutto la valorizzazione del ruolo di farmacie e farmacisti e la tutela della salute dei cittadini, con la promozione ad esempio di strumenti che incentivino l’uso di farmaci equivalenti. «Vogliamo inoltre massimizzare le opportunità offerte da Next Generation Eu innescando un processo virtuoso che stimoli gli investimenti privati con il sostegno delle risorse stanziate dalla parte pubblica – ha aggiunto il segretario di Federfarma – Lavoreremo con l’obiettivo di promuovere un modello di farmacia capace di fornire una risposta concreta alla lotta alle disuguaglianze sanitarie. Le nostre farmacie sono infatti diffuse su tutto il territorio, comprese le aree più interne, dove anche se mancano i servizi essenziali, la farmacia è presente ed eroga prestazioni con gli stessi standard qualitativi di quelli fruibili nei grandi centri»
I ringraziamenti di Federfarma e gli auguri di Fofi
«A nome di tutto il Consiglio di presidenza, ringrazio il Comitato Centrale della Fofi per aver proposto il dottor Tobia per ricoprire questa importante carica» è il commento di Cossolo in seguito all’elezione.
A tal proposito, la Fofi, cui spetta l’indicazione del candidato italiano alla presidenza del Pgeu, ha dichiarato, in una nota diffusa nelle scorse ore, di aver designato Tobia «in riconoscimento del proficuo lavoro che ha svolto in sede europea in questi anni per la tutela dei farmacisti e delle farmacie e per l’evoluzione del loro ruolo nel sistema sanitario. I migliori auguri di buon lavoro, e il ringraziamento per il lavoro svolto finora, vanno anche al dottor Maximin Liebl, membro del Comitato centrale della Fofi, che è stato nominato Capo della delegazione italiana al Pgeu».
Come ha ricordato infine la Federazione, «Il prossimo anno vedrà numerosi interventi legislativi europei in ambito sanitario che interesseranno direttamente l’attività dei farmacisti e delle farmacie di comunità. La presidenza italiana assume quindi un valore ancora maggiore, e rende necessaria la massima collaborazione di tutte le rappresentanze professionali per rendere sempre più centrale l’opera del farmacista di comunità nella tutela della salute».