Al fine di esplorare le associazioni tra la sindrome metabolica e le sue singole componenti e il rischio di artrite reumatoide, un gruppo di ricercatori dell’Università di Hangzhou, Cina, ha condotto uno studio prospettico di coorte che ha incluso 369.065 partecipanti, pubblicato sul Journal of Rheumatology.

Lo studio condotto 

I 369.065 individui sono stati inclusi nello studio basato sulla UK Biobank. Sono stati applicati modelli di regressione multivariabile di Cox per stimare le associazioni tra sindrome metabolica e le sue singole componenti e il rischio di artrite reumatoide.

E’ stata altresì eseguita un’analisi per valutare il potenziale ruolo di mediazione della proteina C-reattiva (PCR) – un marker per la valutazione dell’attività di malattia nell’artrite reumatoide – nella relazione tra sindrome metabolica e artrite reumatoide.

I risultati ottenuti 

In un periodo di follow-up mediano di 12,04 anni è stato documentato un totale di 4.901 casi incidenti di artrite reumatoide. Al basale, il 33,54% dei partecipanti allo studio (n=123.779) presentava una diagnosi di sindrome metabolica. I pazienti con sindrome avevano un’età mediana di 61 anni, e il 53,65% era di sesso maschile.

La sindrome metabolica e 4 dei suoi 5 componenti – elevata circonferenza del girovita, livello elevato di trigliceridi, ridotto livello di colesterolo lipoproteico ad alta densità – HDL, iperglicemia e elevati livelli di pressione – erano associati a un aumento del rischio di artrite reumatoide. 

Inoltre, il rischio di artrite reumatoide aumentava all’aumentare del numero di componenti della sindrome metabolica diagnosticati, con un rischio più elevato nei partecipanti che presentavano tutti e 5 i componenti sopra descritti.

L’ulteriore analisi effettuata ha quantificato in un 9,27% il contributo dato dai livelli di proteina C-reattiva all’effetto totale della sindrome sull’insorgenza di artrite reumatoide.

Alcune osservazioni conclusive

Nonostante alcuni limiti del lavoro riconosciuti dagli stessi autori, è emersa una associazione positiva tra sindrome metabolica e 4 dei suoi componenti (circonferenza del girovita, elevati trigliceridi, livelli ridotti di colesterolo HDL e iperglicemia) e il rischio di artrite reumatoide, evidenziando l’importanza di gestire la sindrome metabolica e i livelli di proteina C-reattiva al fine di prevenire l’artrite reumatoide.