Vaccini in farmacia, il punto della situazione Regione per Regione

A due mesi dall’Accordo Quadro del 29 marzo scorso, sono soltanto 9 le Regioni che hanno firmato. Prima regione a partire la Valle D’Aosta, che già inocula da metà maggio. Il Lazio al via il 1° giugno. Una decina di Regioni partiranno a metà giugno. Le altre ancora in forte ritardo

Mentre l’Italia procede ormai a grandi passi verso la zona bianca, grazie agli effetti della campagna vaccinale che ha ormai coinvolto più di 1 italiano su tre (almeno per quanto concerne la prima dose), la situazione delle vaccinazioni in farmacia mostra ancora una volta un’Italia a più velocità, a causa del federalismo sanitario. A due mesi dalla firma dell’Accordo Quadro, siglato lo scorso 29 marzo tra Stato, Regioni, Province Autonome, Federfarma e Assofarm per avviare la campagna vaccinale anti-Covid in farmacia, la situazione italiana appare dunque alquanto disomogenea.

Le Regioni ai nastri di partenza

Finora sono soltanto 9 le Regioni che hanno recepito l’accordo nazionale. Si tratta di Valle D’Aosta, Lazio, Campania, Calabria, Marche, Toscana, Piemonte, Umbria e Veneto. La Lombardia ha un protocollo pronto da siglare, mentre la Liguria (regione italiana apripista, che ha avviato la campagna vaccinale nelle farmacie già dal 29 marzo scorso), ha sottoscritto un diverso protocollo, in quanto non sono i farmacisti a provvedere all’inoculazione dei sieri bensì i medici.
Intanto, la formazione per i farmacisti vaccinatori è quasi terminata e le dosi sono prossime all’arrivo.

La situazione italiana, Regione per Regione

Dopo la Liguria, la prima Regione a partire è stata la Valle D’Aosta, che ha iniziato le inoculazioni in farmacia già dal 15 maggio scorso. «Con l’accelerazione degli ultimi giorni – ha dichiarato il presidente di Federfarma Valle D’Aosta, Alessandro Detragiache – abbiamo esaurito le prenotazioni per tutto giugno». Al taglio del nastro anche il Lazio, Regione in cui le prenotazioni per la vaccinazione in farmacia sono state avviate lo scorso 24 maggio e le inoculazioni dal 1° giugno. Anche qui si è assistito a un autentico boom di adesioni, con l’esaurimento delle disponibilità di molti presidi fino a metà mese, nel giro di poche ore. Altre 8 Regioni si stanno organizzando per l’avvio a metà giugno.

In Veneto sono in corso tavoli tecnici relativi alla piattaforma di prenotazione, tuttavia, dosi permettendo, le prime 600 farmacie avvieranno l’inoculazione il 15 del mese corrente; stessa data per il Piemonte, dove dovrebbero partire circa 500 farmacie. Nelle Marche, concluso l’iter teorico-pratico di formazione con anche 12 ore di pratica in un hub vaccinale pubblico, entro il 10 di giugno dovrebbero essere pronte all’avvio 120 farmacie. In Lombardia si dovrebbe assistere al coinvolgimento di 1.600 farmacie; in Toscana, dosi permettendo, a metà giugno la campagna coinvolgerà 550 presidi. L’Umbria avvierà l’iter con 120 farmacie; in Campania le inoculazioni potrebbero iniziare già nei primissimi giorni di giugno grazie ai circa 2mila farmacisti formati, mentre in Calabria sono 350 le farmacie pronte a partire, anche se si registrano ritardi regionali. Abruzzo e Provincia Autonoma di Bolzano hanno trattative in corso. Le altre Regioni, infine, sono ancora molto indietro.