Parafarmacie, quali soluzioni tra l’agenda (fitta) del Parlamento?

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Ormai è un continuo rincorrersi di informazioni e incontri riguardo le possibili soluzioni dell’”affaire” parafarmacie (vedi l’articolo Parafarmacie, aperture nel DDL Lorenzin?), ma quali sono le reali possibilità che venga modificata la norma – con il benestare di tutti gli stakeholder coinvolti – in questi pochi mesi di ultima legislatura?

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Modifiche nel Ddl Lorenzin

Difficile dare una risposta, ma alcune riflessioni si possono comunque fare. Il presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, Mario Marazziti, ha dichiarato che se non si trova un rapido appianamento saltano i tempi per approfittare del Ddl Lorenzin. L’ultimo incontro, quello del 18 settembre, sembra essere stato costruttivo – fugata l’ipotesi di togliere il farmacista dalle parafarmacie – ma le distanze tra Federfarma (che vorrebbe un decreto ad hoc) e il tandem Marazziti/Comitato anticrisi (pro emendamento nel Ddl Lorenzin) rimangono.

Comunque, pur immaginando un colpo d’ala alla Camera – e di Federfarma – non fanno presagire tempi rapidi le dichiarazioni di Luigi d’Ambrosio Lettieri, uno dei senatori di maggior peso della Commissione Igiene e Sanità. Quest’ultimo, riguardo il riassorbimento degli esercizi di vicinato, ha consigliato di “riflettere con molta attenzione per evitare di commette un altro grave errore, soprattutto dopo che l’infausta legge Cresci Italia ha abbassato il quorum delle farmacie per numero di abitanti, aggravando ulteriormente la già grave e profonda condizione di difficoltà economica della farmacia italiana”.

Insomma, la cosiddetta staffetta tra i due rami del Parlamento, quella che abbiamo imparato a conoscere durante il lungo iter di conversione del Ddl Concorrenza, sarebbe più di un’ipotesi con effetti sui tempi di approvazione non immaginabili al momento.

Legge di Bilancio alle porte

E se saltasse l’opzione Ddl Lorenzin, quali altre possibilità si staglierebbero all’orizzonte? Una è certamente rappresentata dalla prossima legge di Bilancio e in questo caso, rispetto alle tempistiche, ci viene in soccorso l’articolo a firma Andrea Marini de Il Sole24ore che riporta un’utile “Road map”. Si comincia dall’approvazione da parte del Governo della Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (Def), entro il prossimo 27 settembre, per finire alla conversione del DDL Bilancio, entro il 31 dicembre 2017.

Calendario Def/legge di Bilancio

·       Nota di aggiornamento al Def: 27 settembre;

·       Risoluzione del Parlamento sugli scostamenti della Nota di aggiornamento del DEF;

·       Il documento programmatico di Bilancio: 15 ottobre;

·       Disegno di legge di Bilancio: 20 ottobre;

·       Giudizio della Commissione Ue: 30 novembre;

·       Via libera definitivo dalle Camere: 31 dicembre.

Dunque, certamente ci sarebbe più tempo per individuare una conclusione da “happy end”, ma che anche questa non sarà una passeggiata, soprattutto per il settore farmaceutico, lo si intuisce dalle recenti dichiarazioni del Dg Aifa che fanno il paio con quelle del rappresentante delle industrie del settore, Massimo Scaccabarozzi. La posta in palio è alta. Si tratta della nuova governance della farmaceutica, da approvarsi anche questa entro fine d’anno, con particolare riferimento al pay-back pregresso (mancano all’appello 600 milioni) e futuro.