Il digiuno intermittente è diventato sempre più popolare, tuttavia studi clinici randomizzati a lungo termine non ne avevano sinora valutato l’efficacia e la sicurezza nei pazienti con diabete di tipo 2.

Questo è stato l’obiettivo primario di un trial clinico randomizzato a gruppi paralleli, della durata di 6 mesi, condotto negli Stati Uniti tra il 25 gennaio 2022 e il 1° aprile 2023 presso l’Università dell’Illinois di Chicago.

I partecipanti avevano un’età compresa tra 18 e 80 anni e soffrivano di obesità e diabete tipo 2. L’analisi dei dati si è basata sull’intention to treat.

Randomizzazione e obiettivi dello studio

I partecipanti sono stati randomizzati in uno dei 3 gruppi: digiuno intermittente a 8 ore, che implicava poter mangiare soltanto dalle 12 alle 20 senza contare le calorie, restrizione calorica, intendendo con ciò una restrizione energetica del 25% al giorno, o controllo.

L’endpoint primario era la misurazione della variazione del peso corporeo al mese 6. Gli esiti secondari includevano le variazioni dei livelli di emoglobina (HbA1c) e dei fattori di rischio metabolici.

I risultati ottenuti 

Sono stati arruolati 75 partecipanti con un’età media di 55 anni. L’indice di massa corporea medio (calcolato come peso in chilogrammi diviso per l’altezza in metri al quadrato) era di 39 e il livello medio di emoglobina glicata era pari all’8,1%. 

Un totale di 53 partecipanti (71%) erano donne. Un partecipante (1%) era asiatico, 30 (40%) erano ispanici bianchi, 40 (53%) erano neri non ispanici e 4 (5%) erano bianchi non ispanici. 

I partecipanti assegnati al gruppo del digiuno intermittente hanno rispettato la finestra alimentare in una media di 6,1 giorni alla settimana e 17 (68%) del gruppo restrizione calorica hanno rispettato gli obiettivi calorici prescritti per 6 mesi. 

La riduzione media dell’apporto energetico è stata di -313 calorie al giorno per il digiuno intermittente, -197 calorie al giorno per restrizione calorica e -16 per i controlli. 

Al mese 6, il peso corporeo è diminuito significativamente nel gruppo del digiuno intermittente (-3,56%) ma non nel gruppo di restrizione calorica (-1,78%), rispetto ai controlli. 

I livelli di HbA1c sono diminuiti nei gruppi di digiuno intermittente (-0,91%) e restrizione calorica (-0,94%), rispetto ai controlli, senza differenze tra i gruppi di digiuno intermittente e restrizione calorica. Il tempo di permanenza nell’intervallo glicemico, la pressione sanguigna e i livelli lipidici non differivano tra i gruppi. Non sono stati segnalati eventi avversi gravi.

Osservazioni conclusive

Lo studio condotto ha rilevato che una strategia dietetica di digiuno intermittente senza conteggio delle calorie risulta più efficace per la perdita di peso e la riduzione dei livelli di HbA1c rispetto al conteggio giornaliero delle calorie in un campione di adulti con diabete di tipo 2.

Questi risultati dovranno tuttavia essere confermati da trial clinici randomizzati con campioni più ampi con un follow-up più lungo.