Il presidente di Federfama Cosenza, Alfonso Misasi, fa un quadro articolato delle farmacie della sua provincia, mettendo in luce i punti di forza e le problematiche da risolvere. “Con 262 farmacie di cui 160 rurali, il servizio farmaceutico nella nostra provincia e in genere in Calabria è tra i più capillari, per rispondere ai bisogni di una popolazione che vive in un territorio con una conformazione geografica molto articolata”, esordisce Misasi.
“Non esiste comune o frazione senza farmacia e, da sempre, il farmacista rappresenta il primo presidio sanitario di riferimento, sempre accessibile, per il cittadino sia nei centri più grandi sia nei tanti paesi di montagna, lontani dalle città”.
Capillarità unita alla professionalità dei farmacisti del territorio: “La professionalità dei colleghi che operano sul territorio, e la loro piena disponibilità ad assistere e ascoltare le persone che ogni giorno entrano in farmacia, consente alle farmacie stesse di assicurare un servizio di alto livello in tutte le aree della provincia” prosegue Misasi. “Nella generale situazione di difficoltà che caratterizza il servizio sanitario nella nostra regione e nella nostra provincia, la farmacia è sempre un punto di riferimento importante per i cittadini, perché, a differenza di quanto avviene per molte altre strutture sanitarie, le prestazioni offerte sono ovunque di alto livello e l’attenzione è sempre altissima nei confronti delle esigenze dei cittadini, soprattutto dei più deboli, anziani e malati cronici. Questo elevato standard di servizio viene garantito nonostante le difficoltà economiche che colpiscono le farmacie del nostro territorio, con fatturati medi che continuano a scendere, a causa dei continui tagli imposti alla spesa farmaceutica e ai margini delle farmacie, ma anche a causa della perdita del potere d’acquisto delle famiglie, alle prese con una crisi che incide pesantemente sul loro tenore di vita. Se a questo aggiungiamo i ritardi nei pagamenti da parte delle ASP, una piaga che purtroppo continua a penalizzare le farmacie del nostro territorio, è facile comprendere quanto sia difficile continuare a erogare un servizio di alto livello, soprattutto per le farmacie più fragili, cioè quelle che operano con bacini di utenza molto ridotti e con una elevata quota di fatturato SSN, ma proprio per questo forniscono un servizio ancora più importante alla popolazione”.
L’informatizzazione è un altro dei punti di forza delle farmacie, che sono tutte collegate in rete: “Proprio sull’informatica vogliamo puntare per potenziare i servizi offerti ai cittadini e agevolare il lavoro svolto dalle farmacie. Su questo fronte stiamo definendo il progetto “CUP” per estendere a tappeto a tutte le farmacie della provincia la possibilità di consentire ai cittadini di prenotare in farmacia visite specialistiche ed esami diagnostici. Ciò agevolerà notevolmente la popolazione che potrà ottenere in farmacia un servizio che spesso, invece, comporta notevoli perdite di tempo e, soprattutto, mette in difficoltà i pazienti anziani soli o assistiti da badanti straniere che non conoscono bene né la nostra lingua né le procedure di accesso alle prestazioni del SSN. Pensiamo di spostare su piattaforma web anche i servizi relativi all’erogazione dei presidi di assistenza integrativa e il sistema di controlli sull’utilizzo dei medicinali per migliorare l’aderenza alle terapie. Aiutare i pazienti ad assumere nei tempi e nei modi corretti i medicinali e assicurarsi che rispettino effettivamente le indicazioni del medico significa migliorare la qualità della vita delle persone e far risparmiare il SSN, riducendo gli sprechi ed evitando il ricorso ai più costosi ricoveri ospedalieri. I risultati finora ottenuti con la web-DPC, cioè con la piattaforma informatica per l’erogazione da parte delle farmacie di medicinali forniti dalle ASP, puntuale e diffusissima sul territorio, ci incoraggiano a continuare a puntare su questo fronte”.