Intolleranze alimentari, le novità immunologiche

L’allergia al frumento, come tutte le altre allergie IgE mediate, riguarda invece le persone che hanno reazioni dirette e immediate nei confronti dell’intero frumento, non solo verso la sua componente glutinica. Dalla fine del 2010 invece, e con maggiore precisione da marzo 2011 (grazie alla pubblicazione su American Journal of Gastroenterology (4) di una ricerca specifica), si può davvero parlare di intolleranza al glutine, un disturbo che si manifesta con sintomi spesso sovrapponibili a quelli della celiachia (malassorbimento, colite, dolore addominale, diarrea), ma non è celiachia. Si tratta di una forma di intolleranza in tutto simile alle allergie alimentari ritardate di cui si parla da anni. Di questo disturbo, ora ben caratterizzato, è bene sapere una particolarità in più: mentre la celiachia riguarda circa l’1% della popolazione italiana, la gluten sensitivity riguarda dal 10 al 15% della popolazione sana. Si tratta di un numero di persone enorme, che porterà gli italiani nell’immediato futuro a scelte alimentari diverse e il farmacista potrà essere al centro delle richieste dei suoi clienti, che avranno bisogno di essere guidati in comportamenti che li aiutino a recuperare un’alimentazione varia e sana che comprenda il frumento, anziché cercare di evitarlo come già stanno proponendo alcune illusorie forme di pubblicità, comparse sui quotidiani e sulle riviste.

Test IgG come possibile soluzione scientifica

Sempre nel 2010 un altro lavoro scientifico (5) ha documentato l’efficacia del dosaggio degli anticorpi verso gli alimenti (Immunoglobuline G o IgG) nel trattamento delle emicranie. Basta cercare gli anticorpi giusti, impostare una dieta corrispondente alle reazioni evidenziate e l’emicrania migliora, come molti altri disturbi provocati dal cibo che possono essere curati una volta individuati attraverso le IgG (io per esempio utilizzo il test RecallerProgram) gli alimenti che causano l’intolleranza.

La scienza evolve e mentre per anni si è creduto di dover trattare allergie e intolleranze alimentari con l’eliminazione di un alimento, oggi si sta scoprendo che perfino le allergie immediate gravi dovute al latte o alle noccioline americane possono essere guarite attraverso la graduale reintroduzione dell’alimento attraverso la via fisiologica della nutrizione.

Lo svezzamento del bambino segue le stesse regole: si fanno mangiare piccole quantità di un cibo “nuovo”, talvolta lasciando tra un’assunzione e l’altra qualche giorno di pausa e si aumenta poi gradualmente la quantità di cibo utilizzato. In questo modo ogni bambino (con lo svezzamento) o ogni persona (con l’aiuto del proprio medico o del proprio farmacista) ottiene il recupero della tolleranza alimentare arrivando a una alimentazione completa e variata.

Per riconfermare l’amicizia col cibo

Di recente l’infiammazione “da cibo” è stata correlata anche con disturbi cronici importanti. Persino malattie infiammatorie intestinali, artrite reumatoide e reattiva, diabete e obesità, sinusiti micotiche, vasculiti, lupus, endometriosi e molti fenomeni della gravidanza come la gestosi possono essere affrontati con una impostazione alimentare rispettosa della tolleranza immunologica. Queste malattie, prima di rompere del tutto l’equilibrio dell’organismo, sono state a lungo dei segnali inascoltati. Controllare l’infiammazione provocata dal cibo può avere un potente effetto sulla salute .

RecallerProgram (basato sulla ricerca sul sangue di IgG verso gli alimenti) si inserisce correttamente nella serie dei “servizi in farmacia”. Per il farmacista significa avere a disposizione un mezzo scientifico per guidare, sulla base di un referto specialistico prettamente dedicato al singolo cliente, il recupero della tolleranza alimentare (6) e il piacere dell’alimentazione, con il supporto di integratori adatti a migliorare la digestione, controllare lo stress ossidativo e sviluppare una naturale azione antiallergica e antinfiammatoria. Per sentirsi di nuovo in grado di affrontare e curare disturbi una volta ritenuti solo frutto della “sfortuna”.

Attilio Speciani

Bibliografia

1) Sampson H, Update on food allergy. J Allergy Clin Immunol 2004; 113:805-19.

2) Clark S et al, J Allergy Clin Immunol. 2010 Dec 15. [Epub ahead of print].

3) Lied GA et al, Aliment Pharmacol Ther, 2010 Jul;32[1]: 66-73. Epub 2010 Mar 26.

4) Biesiekierski JR et al, Am J Gastroenterol 2011 Mar;106(3):508-14.

5) Alpay K et al, Cephalalgia, 2010 Jul;30(7):829-37. Epub 2010 Mar 10.

6) Speciani AF, Recuperare la tolleranza alimentare, Tecniche Nuove 2010.